Battuta di caccia in Veneto di Donald Trump Jr, il nodo della documentazione. Intanto il figlio del presidente USA: “Tutto regolare, collaborerò”

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La battuta di caccia in Veneto di Donald Trump Jr, figlio dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, continua a far discutere. Il consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni ha sollevato ulteriori dubbi sulla regolarità della documentazione, mentre la Regione Veneto ha risposto con una nota tecnica confermando il rispetto delle normative vigenti.

Zanoni ha dichiarato che, sebbene l’assessore regionale Cristiano Corazzari abbia affermato la regolarità della documentazione, non ha fornito dettagli sulla procedura seguita. Secondo il consigliere, la legge regionale e nazionale prevede che chi esercita l’attività venatoria in Veneto debba possedere un tesserino di caccia rilasciato dalla Regione, oltre alla licenza di caccia e agli esami propedeutici per riconoscere le specie cacciabili in Europa. Non essendo chiaro come Trump Jr abbia ottenuto tale tesserino, Zanoni ha presentato un’interrogazione urgente.

Dall’altra parte, la Regione Veneto ha ribadito che la procedura seguita per il rilascio del tesserino venatorio a cittadini stranieri con residenza estera è conforme alla normativa vigente. In particolare, ha specificato che, ai sensi della L. 157/1992 e della L.R. 50/1993, un cittadino straniero o italiano residente all’estero può esercitare la caccia in Italia se in possesso di:

  • Licenza di caccia;
  • Tesserino venatorio rilasciato dalla Regione in cui si svolge l’attività venatoria;
  • Documento di identità o passaporto;
  • Autorizzazione alla caccia nel Paese di residenza o dichiarazione sostitutiva;
  • Polizza assicurativa valida in Italia;
  • Ricevuta del pagamento della tassa regionale;
  • Invito scritto da parte di una Azienda Faunistico-Venatoria o Agro-Turistico-Venatoria.

La Regione ha inoltre avviato una verifica tramite la Polizia Venatoria per approfondire il caso.

Nel frattempo, nella giornata di ieri, l’assessore Corazzari ha ribadito che, a suo avviso, la battuta di caccia di Trump Jr si è svolta regolarmente, mentre il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha richiesto una relazione conoscitiva sulla vicenda.

Dal canto suo, Donald Trump Jr, tramite il suo portavoce ha risposto alle accuse dagli Stati Uniti, con dichiarazioni raccolte da Il Corriere del Veneto – Vicenza e Bassano. L’ex presidente della Trump Organization ha affermato che la sua battuta di caccia si è svolta nel pieno rispetto delle normative italiane e con tutti i permessi in regola. Ha inoltre sottolineato che le polemiche sollevate da Andrea Zanoni sono infondate e frutto di strumentalizzazioni politiche. Trump Jr ha ribadito di essere un cacciatore esperto e rispettoso delle leggi venatorie dei Paesi in cui pratica questa attività e che è sua intenzione cooperare pienamente con qualsiasi eventuale indagine.