Caccia, Zanoni (Pd) all’attacco di Valdegamberi e solidarietà alle guardie provinciali vicentine aggredite dai bracconieri

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?Le dichiarazioni del consigliere Valdegamberi sono vergognose, è chiaramente inadatto a ricoprire un ruolo istituzionale, deve dimettersi?. Queste le parole – in una nota stampa – di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico a proposito di quanto scritto su Facebook dal politico veronese a commento dell?immagine, diffusa dalla Lega anti vivisezione, del lupo ucciso la scorsa settimana nei boschi della Lessinia: ?Il prossimo che troverete in foto sarà uno della Lav?.

?Da parte mia, piena solidarietà alla Lav che svolge un ruolo fondamentale nella tutela degli animali e dell?ambiente. Alle sparate metaforiche di Valdegamberi e alla sua ossessione contro il lupo siamo abituati: poche settimane fa è stato cacciato dall?aula dal presidente Ciambetti per le continue interruzioni mentre stavo parlando. Ma con le minacce è stato fatto un pericoloso salto in avanti. Le sue gravi affermazioni sono un attacco a tutti gli animalisti e, più in generale, a chi ama la natura. Bene ha fatto la Lav a denunciarlo per i reati di minaccia e istigazione a delinquere, articoli 612 e 414 del Codice penale. Ma c?è anche un?altra responsabilità: chi ricopre un ruolo istituzionale e rappresenta i cittadini non può esprimersi in questo modo. Inutile che adesso parli di strumentalizzazioni e di ?paradossi per suscitare delle riflessioni?, come scrive su Facebook, senza neanche scusarsi e cercando di passare da vittima. Ha usato parole indegne e dovrebbe dimettersi, chiediamo al presidente Ciambetti di scusarsi a nome del Consiglio regionale con la Lav e con tutti i veneti civili, censurando senza mezzi termini e ambiguità l?inqualificabile comportamento di Valdegamberi?.

 

?Piena solidarietà alle guardie provinciali aggredite. Evidentemente i bracconieri continuano a sentirsi impuniti?. È quanto afferma Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico a proposito dell?episodio accaduto a Quinto Vicentino, con padre e figlio che dopo essere stati sorpresi a cacciare con un richiamo elettroacustico e con fucile con silenziatore hanno minacciato e aggredito i poliziotti.

?La nuova stagione venatoria ripropone i problemi di sempre: spari tra le case nel Vicentino e nel Trevigiano, fino ad arrivare agli incidenti più gravi con quattro morti e 13 feriti solo a settembre a livello nazionale. Fa rabbia pensare che nell?ultimo bilancio sono stai fatti tagli al sociale ma si è trovato il modo di garantire 350mila euro alle associazioni dei cacciatori per contrastare il bracconaggio: questi sono i risultati? L?assessore Pan e Zaia dovrebbero attivarsi seriamente per combattere questo fenomeno, particolarmente presente in Veneto. Invece continuano ad assecondare le istanze del mondo venatorio più aggressivo ed estremista, quello dei cacciatori in deroga: una piccola minoranza, istituzionalmente sovradimensionata dalla presenza in Consiglio regionale del gruppo di Fratelli d?Italia che sull?argomento continua a fare il bello e il cattivo tempo?.