?Berlato e la lobby estremista dei cacciatori veneti speravano di trovare sponda nella Lombardia, ma hanno subito una bella batosta. Una batosta di civiltà?. Con queste parole – in una nota stampa – il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, commenta ?la doppia bocciatura del Consiglio regionale della Lombardia dei Progetti di Legge che autorizzavano la caccia in deroga a specie protette e la cattura dei richiami vivi, bocciatura per la quale è stato determinante il voto contrario del Gruppo del Partito Democratico?.
?I rischi di incostituzionalità sollevati dalle Opposizioni hanno fatto breccia nella Maggioranza, che si è spaccata ? esordisce l?esponente dei Democratici – e così la discussione è morta sul nascere. Si tratta di un precedente incoraggiante, visto che qui in Veneto erano già pronti a copiare la legge lombarda: mi auguro sia una pietra tombale sulla pretesa di cacciare uccellini, come Peppola e Fringuello, protetti dall?Unione Europea?.
?Nonostante le bocciature dell?Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ? ricorda il Vicepresidente della Commissione Ambiente – la Maggioranza continua a provarci, e lo scorso luglio il Consiglio regionale ha approvato una mozione del Gruppo di Fratelli d?Italia, con voti favorevoli di Lega, Lista Zaia e Forza Italia, per chiedere al Governo di consentire alle Regioni l?applicazione della caccia agli uccelli protetti in regime di deroga?.
?Questo dietrofront della Lombardia è una mazzata pesante ? conclude Andrea Zanoni – che spero farà crollare definitivamente le aspettative e le promesse, deleterie, di Berlato e dei suoi amici in deroga?.