È rimasto lì immobile tutta la mattina almeno fino alle 13, tra il passaggio poco distante di studenti e lavoratori che camminavano in gruppi anche in questo venerdì di rinnovata emergenza covid. Di fronte alla fermata dell’autobus, al di là della strada dietro al chiosco dell’edicola (che non vende più giornali, ma di questo parleremo a parte…), in piazza Castello dietro ai cassonetti del vicolo che porta al Duomo, sotto al portico tornato ad essere un sudiciume di escrementi d’uccelli e urina sui muri, spuntava solo un piede da una coperta.
Un’immagine del senzatetto a terra che ha ricordato un cadavere quando viene coperto, tanto che parlando con alcuni passanti c’è stata la preoccupazione che fosse morto, visto anche l’orario. Così siamo ripassati nel tardo pomeriggio per verificare la situazione e abbiamo trovato l’uomo ancora steso a terra, ma con la coperta di lato e un cartone di una bevanda di fianco.
Il problema dei senzatetto continua a imperversare nel centro storico cittadino, come dimostrano quelli trovati sotto le colonne del palazzo delle Poste abbandonato, ma anche in altri luoghi nel “cuore” di Vicenza.
Come appunto il portico di piazza Castello dove ci viene segnalata da diversi mesi la presenza ogni notte di tre-quattro persone che trovano un riparo lì.
Ora anche per la “pennichella” pomeridiana.
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