Il bimbo di 6 anni caduto da una seggiovia a Gallio, nel Vicentino, è stato operato al femore dai medici del San Bortolo di Vicenza (leggi qui). Non è in pericolo di vita anche se si è fratturato pure il bacino in quattro punti e alcune vertebre. La Procura di Vicenza ha aperto un’indagine per lesioni colpose contro ignoti.
L’edizione in edicola oggi de Il Corriere del Veneto approfondisce quanto avvenuto. “Ieri, un tecnico della procura è salito nell’impianto sciistico di Gallio per effettuare un sopralluogo“. Sull’accaduto indagano i carabinieri del comando di Thiene, che hanno già acquisito le immagini delle telecamere e le testimonianze dei presenti.
Riportate anche le parole del sindaco di Gallio, Emanuele Munari che ha parlato di drammatica fatalità e ha inoltre escluso un malfunzionamento dell’impianto. “Le dinamiche oramai paiono chiare – afferma il primo cittadino di Gallio –. Un’azione maldestra del bambino, forse per sistemarsi meglio sulla seggiovia o per cercare qualcosa, lo ha fatto scivolare sotto la sbarra. Solo grazie alla tempestività del ragazzo che era con lui, che lo ha afferrato, e grazie agli operatori della seggiovia che hanno bloccato l’impianto è stato evitato il peggio.
Come amministrazione comunale in queste ore abbiamo pensato soltanto a come stesse il bambino – continua il sindaco -. Posso dire ora con un sospiro di sollievo che le ultime notizie sulle sue condizioni sono incoraggianti. Pare che l’intervento sia andato molto bene”.
L’edizione locale de Il Corriere ricostruisce: “Il bambino stava partecipando ad una lezione di sci con un gruppo di coetanei quando è stato affidato ad un diciannovenne, assieme ad un altro bambino, per compiere il tragitto in seggiovia. Ad un certo punto, a circa 40 metri dall’inizio della salita, si sono sentite delle urla. Gli addetti alla seggiovia hanno alzato la testa ed hanno visto che il diciannovenne stava tenendo per un braccio il bambino, che in qualche modo era scivolato dalla seggiola e penzolava nel vuoto.
L’impianto di risalita è quindi stato subito bloccato e fatto retrocedere lentamente per riportare il bambino a valle, evitando che potesse cadere nel bosco sottostante dove sono presenti diverse rocce. Purtroppo, a pochi metri dalla base, il bambino è precipitato cadendo sul ciglio della strada. Fortunatamente le auto erano state bloccate da un pedone che si era accorto di cosa stesse accadendo e ha cercato di limitare i danni. Si tratta infatti di una strada molto trafficata e che, in particolare domenica pomeriggio, ha visto la presenza di un grande afflusso di turisti. I soccorsi al bambino da parte del personale della seggiovia e dai carabinieri del servizio piste sono stati immediati. Lui fino all’arrivo dell’ambulanza è sempre rimasto vigile, muovendo sia braccia che gambe”.
Fonte: Il Corriere del Veneto