On. Pierantonio Zanettin, è comparsa in queste ore sui social una foto in cui la si riconosce impegnato al Menti in una partita di calcio. Si ricorda?
Certo, la foto risale al 1999 e la squadra dei consiglieri comunali era impegnata, se non sbaglio, in una partita con i colleghi di Milano. All’epoca ero capogruppo di Forza Italia. In genere seguivamo nelle trasferte il Vicenza Calcio e ci scontravamo con le squadre dei consiglieri comunali della città ospite, e poi a nostra volta ricambiavamo.
Nella foto si riconoscono molti protagonisti di ieri e di oggi della politica cittadina.
Certo si distinguono, tra gli altri, Valerio Sorrentino, che attualmente è presidente del consiglio comunale di Vicenza, Ciro Asproso e Marco Zocca, che a distanza di venti anni sono ancora consiglieri comunali, Claudio Cicero e Federico Formisano.
Con un pizzico di commozione si riconoscono anche alcuni amici che nel frattempo sono mancati: Giorgio Beggiato, Ernesto Gallo e Gerardo Testa.
Ha nostalgia di quegli anni?
Inutile negare che un pò di nostalgia c’è. Avevamo tutti venti anni di meno. Ricordo la trasferta ad Annecy, città gemellata con Vicenza, in cui affrontammo la squadra locale dei consiglieri comunali. Fu una giornata epica. Vincemmo 4 a 2, con doppiette di Pietro Magaddino e Federico Formisano. Ne parlò la stampa e TVA.
Cosa è cambiato da allora nella politica?
Credo sia cambiato tutto. All’epoca ci scontravamo, anche aspramente, in Consiglio comunale, ma in fondo ci volevamo bene ed a distanza di tanti anni siamo restati tutti amici. Vigeva una sorta di codice cavalleresco.
Dopo i consigli comunali, che finivano sempre a tarda ora (non come oggi n.d.r.), andavamo tutti a mangiare la pizza insieme alla “Vecchia Guardia” e le discussioni proseguivano anche lì. Poi c’era appunto la squadra di calcio dei consiglieri comunali, con gli allenamenti, le trasferte, le inevitabili discussioni. Oggi tutto questo non c’è più e non credo sia un bene.
Come lo spiega?
La politica era una cosa seria. Molti di noi erano cresciuti nei movimenti giovanili dei diversi partiti, dalla Gioventù Liberale, al Fronte della Gioventù, al Movimento giovanile DC, alla FGCI, che erano soprattutto delle scuole di vita. Ci eravamo conosciuti nelle assemblee studentesche. Gli anni del confronto politico violento erano passati e allora affrontavamo il futuro con ottimismo. Nel 1999 mai avrei potuto pensare che sarei stato eletto per quattro volte in Parlamento ed al Consiglio Superiore della Magistratura. Oggi si arriva all’impegno amministrativo quasi casualmente, talvolta per opportunismo.
E’ possibile che in futuro si torni a quello spirito?
Vorrei poterlo sperare direttore, ma temo che non sarà possibile. Oggi la politica purtroppo vive di contrapposizioni e schematismi. Il confronto avviene il più delle volte su Facebook e mancano gli statisti alla guida dei partiti nazionali.
Caro onorevole, se il calcio è lo specchio della nostra società, beh c’è ben poco da stare allegri per il calcio e per la politica…