
“Va ricordato al ministro Calderoli che la destra non ha ricevuto alle ultime elezioni il voto della maggioranza degli italiani e nemmeno quello dei votanti”. A dirlo Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Coordinamento di Unione Popolare.
“Il governo – prosegue – rappresenta la minoranza più coesa del paese, non la maggioranza delle italiane e degli italiani. Il governo ha la maggioranza in Parlamento grazie alla legge elettorale, ma non è legittimato a usarla per fare a pezzi l’Italia con l’autonomia differenziata o a stravolgere la Costituzione con il presidenzialismo.
La Costituzione andrebbe applicata e non stravolta, le modifiche circoscritte dovrebbero essere largamente condivise. Purtroppo i primi a dare il cattivo esempio furono i partiti del centrosinistra nel 2001 con la modifica del Titolo V a maggioranza che ha aperto la strada all’autonomia differenziata.
Calderoli non ha il diritto di sfasciare la Costituzione. Quello del governo è un progetto eversivo non a caso sostenuto da Renzi”, conclude Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Coordinamento di Unione Popolare.