Calderoli minacciato, la solidarietà degli esponenti leghisti veneti: Pan, Borchia, Villanova

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minacce Calderoli
minacce a Calderoli

Queste alcune reazioni dei colleghi di partito della Lega Liga Veneta alla lettera di minacce recapitata in agosto al ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli e diffusa stamattina

“La democrazia è un pilastro fondamentale della nostra società, e non cederemo alle minacce. Siamo al fianco del Ministro Calderoli, pronti a sostenere con fermezza la sua causa”. Sono le parole di Giuseppe Pan (Intergruppo Lega – Liga Veneta) che aggiunge: “Esprimo la nostra più ferma solidarietà al Ministro Roberto Calderoli, destinatario di una lettera contenente minacce di morte e riferimenti alla mafia. Queste intimidazioni costituiscono un evidente tentativo di zittire e impaurire chi sta lavorando instancabilmente per la riforma dell’Autonomia”.

“La lettera giunta al ministro – prosegue Pan – fa riferimento a una presunta mafia con frasi di questo tipo: ‘Non ci costa niente uccidervi. Faremo anzi del bene all’Italia’. Minacce che cercano di spaventare e mettere il bavaglio al nostro ministro. Rimaniamo saldamente convinti che personaggi come questi non riusciranno mai a piegare la democrazia, coloro che credono nel valore fondamentale dell’Autonomia non si lasceranno intimidire da questi atti ignobili”.

“Siamo al fianco di Roberto Calderoli in questo momento difficile – conclude Pan – e continueremo a sostenere con forza il suo importante lavoro sull’autonomia differenziata. Forza Ministro! Avanti tutta!”.


“Minacce di morte e intimidazioni di carattere mafioso non fermeranno un processo democratico come l’Autonomia differenziata”.

Così l’europarlamentare Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega di Verona commentando le intimidazioni ricevute dal ministro Roberto Calderoli in una lettera contenente minacce di morte e riferimenti alla mafia.

“A chi vigliaccamente pensa di ostacolare il lavoro del ministro, vale per tutte la risposta di chi sta lavorando per il bene del Paese, Sud compreso: ‘Vado avanti fino a quando non avrò realizzato l’Autonomia regionale’. Non solo esprimo la mia vicinanza al collega di partito Calderoli, ma anche la mia profonda gratitudine per non curarsi di certi criminali e per la tenacia che mette per portare a termine questa importantissima e attesa riforma. Avanti tutta, siamo al tuo fianco”.


 “Piena e totale solidarietà al ministro Roberto Calderoli, destinatario di una ignobile lettera di minacce da parte di una non ben precisata “mafia”. In questa lettera vigliacca, di cui con grande coraggio ha dato notizia lo stesso ministro, si intima a non portare avanti la riforma dell’Autonomia. Come ha già detto Calderoli, però, non sarà certo una lettera anonima a bloccare chi è convinto della bontà e della giustizia di questa grande riforma”. Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, esprime così la sua vicinanza al ministro per gli affari regionali e le autonomie della Repubblica Italiana Roberto Calderoli, minacciato di morte.

“Conosciamo bene il Ministro – prosegue Villanova – e sappiamo che non si fermerà e che, anzi, da queste minacce trarrà nuovo stimolo nel portare a compimento un processo che rispetta pienamente i dettami della Costituzione, fedele al mandato che gli è stato assegnato dai cittadini. Questi metodi di minacce, insulti e provocazioni sono la prova che siamo nel giusto: perché i miglioramenti, il progresso, in questo Paese, spesso fanno paura. E la paura, per qualcuno, porta addirittura a minacce di morte. L’Italia è molto meglio di questo, il Veneto merita molto di più. E Calderoli può stare sicuro che i Veneti saranno con lui fino al raggiungimento della nostra Autonomia”.