Caldo in Veneto, Arpav: dopo il boom di Ferragosto aria più fresca e ozono giù fino a giovedì

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ozono caldo Veneto
ozono caldo Veneto

Le alte temperature registrate in Veneto in questi giorni hanno favorito l’innalzamento delle concentrazioni di ozono facendo registrare diversi superamenti della soglia di informazione di 180 microgrammi per metroquadro (µg/m3) definita dalla normativa come il “livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione come anziani, bambini, donne in gravidanza, persone affette da disturbi respiratori”.

In particolare le centraline di monitoraggio Arpav hanno registrato venerdì 13 agosto un superamento a Treviso (182 µg/m3) mentre sabato si sono registrati 5 episodi di superamento in 4 diverse province: nel veronese a Boscochiesanuova (188 µg/m3), nel vicentino ad Asiago (183 µg/m3) e Schio (182 µg/m3), a Padova (195 µg/m3) e a Treviso (184 µg/m3).
Domenica gli episodi di superamento sono stati due: a Venezia (191 µg/m3) e a Treviso che con 200 µg/m3 registrati nel primo pomeriggio, ha fatto segnare il valore più alto del weekend.
Da oggi le temperature inizieranno a diminuire a partire dalle zone centro-settentrionali della regione per l’arrivo di una perturbazione atlantica, in seguito affluirà sulla regione aria più fresca che farà scendere le temperature su valori prossimi alla norma o di qualche grado al di sotto per gran parte della settimana e fino a giovedì, permarranno condizioni sfavorevoli all’accumulo di ozono.