Caldogno, asilo nido abusivo scoperto dai carabinieri

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asilo nido caldogno sequestrato
L'asilo nido di Caldogno posto sotto sequestro preventivo dai Carabinieri (foto: Il Gazzettino)

A Caldogno un asilo nido abusivo è stato scoperto e posto sotto sequestro dai carabinieri del Nucleo ispettivo del lavoro di Vicenza a termine di una operazione messa a segno al termine di approfondite indagini.

Secondo quanto si apprende, l’asilo nido sequestrato a Caldogno era sprovvisto delle necessarie autorizzazioni. Nonostante questo, arrivava ad ospitare al suo interno fino a 40 bambini con età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.

La struttura, posta poi sotto sequestro preventivo – è stato inoltre rivelato -, era gestita da marito e moglie di Caldogno. Entrambi sono stati denunciati per esercizio abusivo di professione. Le attività si svolgevano sia all’interno che all’esterno dell’asilo nido ritenuto abusivo, grazie all’impiego di personale. Secondo le indagini, anche la forza lavoro era in condizioni di irregolarità.

Le investigazioni su questo caso sono state coordinate dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Vicenza Angelo Parisi. Sarebbe emerso che mancavano i requisiti previsti dalla legge in materia per l’apertura di strutture di questo tipo. Tra queste la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia, ndr) che va depositata in municipio. E ancora: dall’iscrizione negli elenchi della Regione Veneto fino ad attestati circa la qualifica di educatore da parte della coppia che lo gestiva.

Questi ultimi – hanno ancora riferito i carabinieri – ricevevano dai genitori ignari una retta mensile di circa 250 euro per poter lasciare all’asilo nido di Caldogno i propri figli per diverse ore al giorno, a seconda delle proprie esigenze.