“Secondo me il Governo non tiene. Dopo le elezioni finisce. Lo dicono anche in giro, riservatamente”. A dirlo – in una nota – il capolista del Pd Siamo Europei Carlo Calenda, già ministro dello sviluppo economico nel governo Gentiloni, al suo arrivo al Vinitaly a Verona.
“Noi stiamo peggiorando rispetto l’Europa – ha aggiunto Calenda -, siamo sempre andati meno rispetto all’Europa anche quando c’eravamo noi, ma adesso dobbiamo capire come risollervarlo questo Paese, come fecero i nostri governi. Non ce la possiamo permettere un’altra recessione, l’ultima volta abbiamo perso un quarto dell’industria italiana. In Europa mi appresto a portare industria, lavoro, educazione. Sull’industria dobbiamo avviare un grande progetto di industria 4.0 come abbiamo fatto in Italia, che chiameremo Europa 4.0 per le imprese per vincere la battaglia teconologica su cui siamo arretratissimi rispetto a Cina e Stati Uniti”.
“Ci sono provvedimenti che si possono fare e provvedimenti che vanno cancellati. Quota cento va cancellata immediatamente. Stiamo parlando di un provvedimento che ha un debito implicito superiore ai 30 miliardi di euro, che non ci possiamo permettere, per mandare in pensione pochissima gente rispetto a quello che costa: noi dobbiamo usare le risorse per la formazione, per i giovani e per l’industria. Il fatto che non lo capiscano è una gravissima responsabilità politica. Si vede che la maggior parte dei ministri di questo Governo non è mai entrato in un’azienda o in una fabbrica, in una struttura produttiva in vita sua”.