Sentenze pesanti uscite ieri sera dall’aula bunker di Mestre riguardanti le infiltrazioni mafiose nel Nord Est. Come riportano i quotidiani locali, sono 25 gli imputati, condannati per un totale di 130 anni di carcere, dal giudice veneziano Michela Rizzi a conclusione della prima parte del processo per mafia a Eraclea celebrata con rito abbreviato. Graziano Teso, ex primo cittadino di Eraclea, è accusato di favoreggiamento esterno in quanto avrebbe appunto avvantaggiato il clan dei Casalesi in alcune operazioni immobiliari. Teso è stato condannato a 3 anni e 3 mesi. Le condanne più pesanti sono state inflitte a chi secondo l’accusa aiutava il boss Donadio a gestire gli affari in terra veneziana: Antonio Basile 12 anni, Nunzio Confuorto 9 anni e 6 mesi, Antonio Cugno 8 anni e 6 mesi, Giacomo Fabozzi, nipote del boss, 10 anni. Cinque anni di carcere per il poliziotto Moreno Pasqual che sempre secondo l’accusa avrebbe aiutato i camorristi fornendo loro informazioni riservate.