Il partito del Popolo della Famiglia del Veneto ha scritto una lettera alla Fnomceo, federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri e Aifa, agenzia italiana del farmaco, a proposito della campagna dell’Unione atei agnostici razionalisti, arrivata di recente anche a Venezia dopo aver attraversato varie città tra cui Vicenza, a favore dell’uso della pillola abortiva. Massimiliano Zannini, coordinatore regionale veneto de Il Popolo della Famiglia e consigliere della Municipalità di Mestre Carpenedo nel gruppo ‘Luigi Brugnaro sindaco’, Danilo Bassan, segretario Regionale PdF per il Veneto e Dirigente PdF, Paolino d’Anna, consigliere Comunale di Venezia nella lista Luigi Brugnaro Sindaco e Dirigente PdF,
Roberto Azzalin, Consigliere Municipalità di Venezia Murano Burano nella lista Luigi Brugnaro Sindaco e Dirigente PdF, Paola Ganz, Consigliere Municipalità di Venezia Murano Burano nella lista Luigi Brugnaro Sindaco e Dirigente PdF, Luigina Tanduo, Operatore Sanitario, Consigliere di Municipalità di Marghera nella lista Luigi Brugnaro, sindaco (Progetto Civico), Lucia Castellani, consigliere Municipalità di Venezia Murano Burano nella lista Luigi Brugnaro Sindaco (Progetto Civico), Stefano D’Almo, consigliere Municipalità di Venezia Murano Burano nella lista Luigi Brugnaro Sindaco (Progetto Civico), Maria Elena Corezzola, Medico chirurgo, Consigliere Municipalità di Mestre Carpenedo nella lista Luigi
Brugnaro Sindaco, Emmanuele Muresu, Bioeticista e Consigliere Comunale di Venezia nella lista Luigi Brugnaro Sindaco, Gianpaolo Furlan, Presidente Circolo PdF Padova e Dirigente PdF, Mara Barazza, dirigente PdF, Carla Condurso, presidente Circolo PdF Treviso e Dirigente PdF, Luigino Rancan medico chirurgo, Dirigente PdF chiede “nel vostro ruolo di Medici e Presidenti ci venga comunicata in via completa ed esaustiva tutta la verità sui rischi della RU486, volutamente, irragionevolmente e completamente estromessi dai seducenti messaggi propagandati: a) “con la terapia farmacologica l’ho potuto fare in tutta sicurezza”(sic.) riferito all’aborto farmacologico e alla definizione stessa di terapia b) “La RU486 evita il ricovero ospedaliero e l’operazione chirurgica” (sic.)“.
Di diverso avviso e favorevole alla campagna dell’UAAR è invece Monica Sambo del PD di Venezia. “Dopo le polemiche delle ultime settimane, che hanno riguardato anche Venezia, ritengo sia importante ricordare questa conquista. È evidente che le richieste di “censura” di questi giorni ci riportano al Medioevo. Le istituzioni dovrebbero invece riaffermare a gran voce i diritti di tutte le donne e di tutte le loro scelte. Diritti e tutele conquistati nel tempo e storicamente solo di recente. E’ necessario infatti garantire il diritto alla salute delle donne e alla loro autodeterminazione nella scelta di essere madri o di non esserlo. È noto, purtroppo, come negli ultimi anni si sia registrato un aumento dei casi di aborto clandestino legata anche all’aumento dei medici obiettori che in alcune zone del paese raggiunge anche il 100% dei medici presenti nelle strutture e che rende così inapplicabile in concreto la stessa legge 194. Su questo importante tema si è espresso più volte nel passato anche il Ministero della salute rilevando come non venga “garantito nei fatti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale il diritto alla salute delle donne, nel riconoscimento della loro libera scelta. La RU486 – conclude Sambo – è un’ulteriore conquista che può aiutare le donne in questa difficile scelta e non ci vedo alcuno scandalo a volerlo ricordare. Solidarietà ad Alice per tutti gli attacchi subiti in queste settimane“.