
ROMA (ITALPRESS) – Due giovani sahrawi sono stati uccisi e nove feriti, tre dei quali in gravi condizioni, nel campo di El Argoub nel sud dell’Algeria, “a seguito di un’azione dell’esercito algerino”. A denunciarlo è l’Associazione Sahrawi per la Difesa dei Diritti Umani (ASADEDH), che parla di “attacco indiscriminato contro civili indifesi” e lancia un appello urgente alla comunità internazionale.
Secondo quanto denunciato dall’ASADEDH e riportato nella rivista spagnola Atalayar, i militari hanno aperto il fuoco nel campo il 9 aprile, inseguendo due orpailleurs sahrawi (cercatori d’oro) accusati di attività illegale. Uno dei due, Sidahmed Bellali, è stato identificato tra le vittime. I due si erano rifugiati nel campo sotto la protezione del Fronte Polisario, ma l’esercito li avrebbe raggiunti e avrebbe sparato, provocando anche diversi feriti.
Subito dopo, nei campi sono scoppiate forti proteste popolari: manifestazioni, barricate e video che mostrano cittadini esasperati, con alcuni che chiedono di tornare al Marocco. Il Polisario, finora, ha scelto il silenzio.
Accanto alla denuncia dell’ASADEDH si è unito anche il Movimento Sahrawi per la Pace (MSP), forza di opposizione al Polisario, che ha chiesto l’intervento delle Nazioni Unite. Sullo sfondo, si profila inoltre un possibile caso internazionale: cinque cittadini mauritani, anch’essi cercatori d’oro, sarebbero stati rapiti nella stessa zona e condotti a Tindouf, alimentando nuove tensioni tra Algeria e Mauritania
L’ASADEDH chiede un intervento immediato per fermare le violenze nei campi di Tindouf, dove – afferma – “la popolazione è vittima di repressione quotidiana da parte dell’esercito algerino e delle forze del Polisario”.
– Fonte www.pexels.com –
(ITALPRESS).