Sono stati gli Agenti delle “Volanti” della Questura di Vicenza ad intercettare, venerdì mattina, nell’area di Campo Marzio, I.O. cittadino nigeriano del 1992, in regola con il permesso di soggiorno, mentre cercava di “smerciare” i due smartphone sottratti, nella notte precedente, a due giovani vicentini.
I Poliziotti, già intervenuti nella notte del 23 novembre in Via Albinoni, hanno raccolto le testimonianze di una giovane coppia, vittima della rapina; lei di nazionalità serba, lui italiano, sono stati avvicinati dall’uomo mentre erano seduti a chiacchierare su di una panchina.
Il reo, che impugnava una bottiglia di vetro rotta, li ha minacciati e costretti a consegnargli i due cellulari. Poi, complice la paura ed il buio, è riuscito a dileguarsi.
Inutile, almeno inizialmente, il tentativo delle Volanti di rintracciarlo.
Ieri mattina, però, gli Equipaggi della Polizia di Stato non si sono persi d’animo e, grazie all’identikit fornito dai due giovani, hanno perlustrato tutta la città sino ad arrivare in Campo Marzio.
Lì hanno raggiunto il giovane, vestito ancora con gli stessi abiti che indossava al momento della rapina. E proprio durante il controllo gli Agenti hanno rinvenuto nella sua disponibilità l’intera refurtiva (due costosi smartphone).
Condotto negli uffici di Viale Mazzini, il cittadino nigeriano (noto alla Polizia per piccoli precedenti) è stato pertanto denunciato per il reato di rapina aggravata.
La trascorsa flagranza ed il tipo di precedenti, infatti, non ha consentito agli Operatori della Polizia di Stato di procedere al suo fermo.
Le vittime, che hanno riconosciuto l’autore della rapina, sono state invitate in Questura per tornare in possesso dei loro cellulari.
Nei confronti del malvivente, il Questore della provincia di Vicenza, Dario Sallustio, ha immediatamente avviato la procedura per la revoca del permesso di soggiorno, in modo che, in caso di rintraccio, possa essere espulso dal territorio nazionale. All’uomo è stato inoltre notificata la misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Vicenza con divieto di ritorno per anni 3.