Campo Marzo, scrive nella nota che pubblichiamo Andrea Maroso, candidato sindaco di Vicenza per Siamo Veneto, finalmente è stato definitivamente trasformato in Campo sMarzo dalla devastante gestione dei migranti da parte dello stato italico e dall’impotenza cronica dei suoi organi locali: prefettura, questura, municipio. Vicenza viene ancora una volta trattata come una colonia (vedasi vicende Dal Molin, Tribunale, Tav) da tartassare e poi usare come parcheggio per immigrati dalla dubbia volontà di integrazione (e dal dubbio diritto di rimanere) e nomadi dalla sicura volontà di delinquere.
Lo stato si dà anche da fare in questo senso, aggiunge Maroso, finanziando con le nostre tasse la permanenza di questi individui nel nostro territorio (milioni di euro per l’accoglienza, centinaia di migliaia per rifare i campi zingari, ecc). E i nostri pensionati che non arrivano a fine mese? Il sostegno alla crescita demografica? Gli aiuti alle famiglie per gli asili nido pubblici e paritari? Le politiche sociale per i disabili? Ma poi leggi l’estratto di bilancio 2017 del comune di Vicenza e scopri che la giunta ha investito altri 2,1 milioni per l’inclusione sociale e gli immigrati. Vicentini bechi e bastonà, dov’è la novità? La nostra ricetta è abbandonare questo stato con cui non abbiamo più nulla da spartire dopo 150 di disastri.
Andrea Maroso
Siamo Veneto