Si inizia a parlare di un possibile cessate il fuoco di Israele verso la striscia di Gaza. Intanto, dopo quello di sabato scorso, ci sarà un nuovo presidio a Vicenza, a Campo Marzo, alle 18.00, in collaborazione con il sindacato USB, “per manifestare la propria solidarietà alla resistenza palestinese dopo le ultime e purtroppo ormai non nuove sanguinose vicende che stanno portando in questi giorni a una ennesima repressione sionista dallo Stato israeliano. Ribattezzata da Israele “Guardiani delle Mura”, si sta allargando insieme agli ordini del capo di stato maggiore e del governo che hanno richiamato 5mila riservisti e dispiegato intorno la striscia, bulldozer e carri armati, a indicare la possibilità di un’operazione via terra”.
“Per ora si colpisce dal cielo o da terra con l’artiglieria. E ogni giorno sale il numero delle vittime. Delle proteste ne sono esplose anche in diverse città palestinesi o miste in Israele. A Nazareth, Haifa, Jaffa, Umm al-Fahem, al-Mashad, Tamra e Led, la città nel centro di Israele dove la tensione è esplosa in modo più violento. Scene che non si vedevano da tempo e che hanno condotto a una dura repressione della polizia israeliana con decine di arresti e feriti – prosegue il comunicato che annuncia il presidio -. Lo sciopero generale del 18 maggio in tutti territori occupati è stato un vero successo, è dimostra che si trattata di una vera e propria rivolta popolare, numerose manifestazione di ebrei e arabi hanno avuto luogo a Tel Aviv, ma la stampa non ne parla, come non parla di numerosi giovani israeliani che si rifiutano di fare il servizio militare e finiscono in galera. A distanza di 73 anni della Nakba, continua la politica israeliana di apartheid ed espulsione del popolo palestinese. L’obiettivo della politica sionista del colonialismo d’insediamento – conclude il comunicato – è e sarà sempre l’espulsione dei palestinesi dalle loro case e dalla loro terra”.