Canale del Leb, Ciambetti: una delle opere più importanti in Veneto, esempio all’avanguardia in un Paese dove la perdita idrica è drammatica”

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canale del Leb

“Il canale del Leb ha caratteristiche di grandissima rilevanza, non solo per la distribuzione irrigua delle acque, ma anche per il ruolo potenziale che può mettere in campo nel caso di piene”. A parlare è Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, il quale ha partecipato oggi alla visita al cantiere del rifacimento del Canale L.E.B.

“I miei complimenti – continua Ciambetti – a Moreno Cavazza, presidente del Consorzio di Bonifica di Secondo livello L.E.B., al presidente dell’Anbi Francesco Cazzaro, all’ingegnere Massimo Coccato, progettista dell’opera, e a Matteo Dani, direttore lavori oltre alle ditte appaltatrici e a tutti i tecnici e le maestranze impegnate in quest’opera.”

Prosegue Ciambetti: “per questo progetto il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha complessivamente stanziato 53 milioni di euro che rientrano tra gli obiettivi del PIANO INVASI e del PNRR. Il canale L.E.B. nei suoi 44 chilometri di percorso è a servizio di un comprensorio di 350.000 ettari, dei quali più di 140.000 rappresentano la superficie totale irrigabile e circa 100.000 la superficie attualmente irrigata, nel quale ricadono 103 comuni, facenti capo alle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia.

Gli interventi, che consentiranno un risparmio annuo di 87.2 milioni di m³ di acqua, sono fondamentali per l’agricoltura di qualità che caratterizza quest’ampio bacino, ma, come dicevo, siamo davanti ad un’opera che ha caratteristiche eccezionali, non è un semplice ammodernamento dell’esistente, ma un intervento radicale di ristrutturazione che sfruttando le tecnologie più avanzate razionalizza non solo la distribuzione irrigua ma permette il monitoraggio costante del manufatto e quindi anche un uso del canale nella fase emergenziali.

La spesa complessiva, 53 milioni di euro, è indubbiamente importante, ma da quanto si è visto oggi siamo in presenza di un intervento che potrebbe essere preso a modello in altre aree d’Italia: dobbiamo infatti ricordare che in Italia solo l’11% dell’acqua piovana viene trattenuta, mentre è necessario costruire nuovi invasi, rinnovare, come vediamo con il Leb, i sistemi irrigui, ma poi soprattutto sanare la rete di quella potabile, che perde il 42% tra quella immessa e quella erogata. Stando ai dati del 2021 l’Italia è al terzultimo posto nella classifica europea per investimenti nel settore idrico: solo 40 euro per abitante l’anno, contro una media europea di 100 euro. Fatte queste precisazioni, non senza rammentare che negli ultimi decenni, il mondo agricolo, grazie a importanti innovazioni tecnologiche è arrivato a risparmiare circa un terzo dell’acqua che un tempo adoperava, comprenderemo il valore del Canale Leb”.