Canapa, il Consiglio regionale del Veneto approva all’unanimità sostegno e promozione

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Il Consiglio regionale del Veneto – annuncia un comunicato – ha approvato all’unanimità il Progetto di legge n. 325 “Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa (Canapa Sativa L.)”, illustrato in Aula dal primo firmatario, il Consigliere regionale Nazzareno Gerolimetto (Zaia Presidente), correlatore, il Vicepresidente della Terza commissione consiliare Graziano Azzalin (Partito Democratico).

In forza della legge regionale che ha ricevuto oggi il via libera dell’Aula, la Regione del Veneto potrà sostenere e promuovere la coltivazione e la filiera agroindustriale ed agroalimentare della canapa e riconoscerne il ruolo strategico nella bonifica e nel contrasto al dissesto idrogeologico, nella fitodepurazione dei siti inquinati, nella bioedilizia e nella bioenergia, con la precisazione che le tipologie di canapa di cui si tratta nel progetti di legge non rientrano nell’ambito di applicazione del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti.

In particolare, la Regione potrà promuovere l’attività di sperimentazione e di ricerca funzionali all’espansione della coltura della canapa in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica, l’adeguamento delle strutture e delle dotazioni appartenenti agli operatori della filiera produttiva, nonché la formazione e l’informazione di coloro che operano nella filiera della canapa, e contribuisce (soggetti beneficiari: imprenditori agricoli, cooperative agricole, aggregazioni di imprese, enti pubblici e organismi di aggregazione accreditati dalla Regione del Veneto) ad esempio, alla realizzazione di progetti sperimentali, di campi dimostrativi, di progetti specifici di formazione e informazione, di meccanizzazione delle varie fasi di lavorazione della canapa.

A questi scopi, per gli oneri correnti derivanti dall’applicazione dell’articolo 3 del Pdl, è prevista una dotazione finanziaria di 30mila euro per l’esercizio 2019, 70mila per l’esercizio 2020 e 100mila per l’esercizio 2021; per gli oneri in conto capitale, sono previsti 75mila euro per l’esercizio 2020 e la medesima cifra per l’esercizio 2021.