“Salvini non sa cosa fa Zaia, o Zaia non sa cosa vuol fare Salvini? Il leader delle Lega esulta per aver messo il bastone tra le ruote della legalizzazione della canapa, con il deciso supporto della Presidente del senato Casellati, ma sembra non sapere che il “suo” Veneto va in altra direzione, con una legge regionale dell’agosto scorso, la n. 36”. Così i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti, Erika Baldin, Manuel Brusco e Simone Scarabel che aggiungono: “Il fatto è che la droga non c’entra nulla: si tratta di un’industria che dà a lavorare a 3000 aziende e a più di 12000 persone, che produce tessuti, materiali alternativi alla plastica, e perfino energia pulita. Ma la crociata moralista è talmente cieca da giustificare tutto e il contrario di tutto. Il problema è che Salvini detta legge e la Lega si accoda. Zaia chiamerà il suo capo e gli dirà che sta sbagliando? Rischiamo di fare passi indietro anche laddove qualche passo avanti è stato fatto. Noi invece vogliamo che si vada ancora oltre, facendo finalmente chiarezza totale sul commercio legale della canapa. Dobbiamo incentivarne la coltivazione, che può letteralmente far risorgere aree agricole ora in condizioni critiche, creando i centri di trasformazione. Dobbiamo spingere l’uso terapeutico per farlo uscire da un limbo che ora condanna milioni di malati a sofferenze che potrebbero essere curate. E magari aprendo finalmente un dibattito serio sulla legalizzazione totale, sottraendo il controllo e i guadagni alle criminalità organizzata”.
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