
L’assessore regionale veneto all’Agricoltura, Federico Caner, ha annunciato la sua ferma intenzione di affrontare la difficile situazione in cui versa la filiera della canapa veneta a livello nazionale. L’amministratore regionale si farà portavoce delle istanze delle oltre 100 aziende attive nel settore in Veneto presso il Ministero competente, con l’obiettivo di superare le criticità generate dal recente Decreto Sicurezza e da una sentenza del Tar del Lazio.
L’assessore Caner intende portare la questione sul tavolo della Conferenza delle Regioni già nella prima seduta della Commissione Agricoltura, prevista per il prossimo 29 aprile. L’obiettivo è trovare una soluzione condivisa con il ministro Lollobrigida per sbloccare l’attuale impasse normativa che sta mettendo in ginocchio un comparto che a livello nazionale conta circa 3.000 imprese, 30.000 dipendenti e un fatturato di 500 milioni di euro, con una forte vocazione all’export (90%).
Caner ha spiegato come l’articolo 18 del Decreto Sicurezza, entrato in vigore lo scorso 12 aprile, consenta la produzione di infiorescenze di canapa contenenti cannabidiolo unicamente se destinate al florovivaismo professionale, vietandone di fatto tutti gli altri utilizzi, dal commercio alla lavorazione, dalla detenzione alla vendita. Questa restrizione, unitamente alla recente sentenza del Tar del Lazio che va nella stessa direzione, rappresenta un ostacolo concreto per la sopravvivenza delle aziende del settore.
“Dobbiamo trovare perciò una soluzione che consenta agli agricoltori, certificati e con produzioni di qualità, di tenere viva la filiera – ha dichiarato l’assessore Caner -. Vanno bilanciati da una parte la giusta preoccupazione del legislatore per la sicurezza pubblica, e dall’altra gli investimenti fatti nel tempo dalle aziende e i finanziamenti pubblici alla filiera. Questo anche in considerazione del fatto che allo stato attuale non è vietato l’import del prodotto da altri Paesi, e che anche l’Oms ha dichiarato il cannabidiolo sostanza sicura che non crea dipendenza né danni alla salute”.
Caner ha concluso ribadendo la sua iniziativa di discuterne con gli altri assessori regionali il 29 aprile, auspicando un sostegno da parte del ministro Lollobrigida per tutelare le 3.000 imprese italiane del settore.