Attesissimo ritorno, quello che vedrà sul palco dell’auditorium del Centro Culturale Candiani domenica 24 novembre la cantante marocchina Oum che presenta a Mestre il suo ultimo lavoro, Daba.
Pensato a Casablanca, concepito a Parigi e registrato a Berlino, Daba, il nuovo album di Oum traspare l’esperienza vissuta di un’artista, marocchina, africana, ma prima di tutto donna del mondo. Daba – “adesso” in arabo – è un urgente promemoria per agire su alcune questioni fondamentali: la natura minacciata, il destino dei migranti, lo status delle donne, ma anche un’esortazione a vivere pienamente nel presente.
Dopo l’esperienza sahariana che ha dato i natali a Zarabi (2015), sono stati i suoi viaggi e incontri a darle il materiale per il terzo album.
Per Oum, questo “ora” si riferisce al momento particolare del tour, in cui viaggi e scambi incessanti si mescolano assieme alle esperienze che si focalizzano nel breve e intenso momento del concerto. L’orchestrazione rimane acustica sebbene l’album sia cosparso di suoni elettronici che, per la prima volta nel suo lavoro, arrivano a vestire le sue canzoni per collegarle con discrezione alla contemporaneità. Il suo “adesso” è di essenza dinamica. Oum si posiziona come una donna del mondo convinta che le barriere culturali pesino meno di ciò che può unirci.
Continua la sua ricerca di musica universale, che in questo mondo travagliato le fa dare una speranza infallibile. In questo “ora”, Oum raggiunge una la maturità artistica ed è in grado di mescolare elementi tradizionali arabi e sahraoui con prestiti discreti da un’estetica più contemporanea – soul, jazz e trance elettronica: ancorata alla spiritualità secolare e aperta al mondo di oggi.