Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco risponde, paragonandoli al comico Louis de Funès, a chi interpreta la candidatura nazionale di tre suoi assessori come una “fuga dalla giunta” con la nota che pubblichiamo.
“Capisco che Federico Formisano sia nervoso perchè deve giustificare alla sua base in rivolta l’incapacità di imporre candidati vicentini e il dover subire le truppe aviotrasportate da Roma che sanno a malapena individuare Vicenza sulla carta geografica”.
“Capisco – continua Rucco – il nervosismo di Formisano per non essere riuscito a mettere in crisi la maggioranza sull’endorsement PD a Tosetto, e capisco anche il suo nervosismo per dover assistere ad un centrodestra che investe su talenti vicentini mentre il suo partito umilia i propri lasciandoli a casa. Capisco tutto e a Formisano, che si arrampica sugli specchi per giustificare l’impossibile, diamo tutta la solidarietà umana del caso, però arrivare alla fantasia di una narrazione che vedrebbe gli assessori di Rucco in fuga dalla giunta significa pensare che chi legge possa credere a qualunque cosa.
Non c’è nessuna fuga da Palazzo Trissino, il lettiano Federico Formisano può stare sereno perché se leggesse i giornali prima di mandare i comunicati saprebbe che il sindaco Francesco Rucco ha già concordato con i candidati che, se eletti, resteranno al loro posto almeno fino alla fine del mandato. Non è difficile, e Formisano dovrebbe sapere che non ci sono incompatibilità tra i due ruoli, per cui la città ne uscirebbe rafforzata e forse avere rappresentanza del capoluogo a Montecitorio sarebbe un beneficio per tutti, perché i nostri parlamentari sono abituati a lavorare per Vicenza, mentre ci ricordiamo tutti come il PD, si sia adoperato per Vicenza Capitale della Cultura o per l’acquisto da parte dello Stato di Palazzo Thiene. Questo è il PD, caro Formisano, quindi capisco il nervosismo per una giunta che esce rafforzata, ma non, come dicono a Roma, il rosicare a vuoto”.