Cani e risorse pubbliche, Luciano Parolin: ripristinare la Tassa comunale di proprietà di inizio secolo

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Così come per l’auto e altre cose di proprietà esclusiva di famiglia – scrive Luciano Parolin noto studioso di documenti locali e candidato per Quartieri al Centro -, il possesso di un cane costa! Chi possiede un animale domestico, ne sa qualcosa. Per i cani, il discorso è particolare perchè gli amici dell’uomo, hanno esigenze diverse da un pesce. Molto spesso nelle “passeggiate” mattutine tutte le eiezioni fluide e solide, rimangono sui percorsi, leggi marciapiedi, e la loro raccolta viene addebitata alla collettività.
Tassa sul possesso di cani a Vicenza nel 1916Io non credo che il Comune debba disporre di risorse pubbliche per gli animali o per gestire colonie feline o canine con i soldi dei contribuenti. I Volontari costituiti in associazioni ricevono contributi per il loro impegno contro maltrattamenti e altro. Male invece l’abbandono estivo di animali diventati randagi, ma nessuna punizione per questi reati. Ma purtroppo siamo in mancanza di una anagrafe canina che nessuno vuole, perchè?
Gia all’inizio del secolo il problema cani esisteva, fu risolto con una Tassa Comunale di proprietà che, potrebbe servire a tutte le esigenze del mondo animale e dei loro proprietari. Si calcola che a Vicenza i possessori di cani siano almeno 10.000, mettiamo una tassa di 30 ? annui, facilmente riscuotibile, con tale risorsa in bilancio i nostri animali starebbero più “comodi” e la collettività avrebbe parità di diritti. Chi inquina o sporca, paga.