Cannabis. Parametro politico liberale e moderno?Ieri 8 settembre – afferma in una nota che pubblichiamo Vincenzo Donvito presidente di Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) – la commissione Giustizia della Camera ha approvato il testo base per la riforma della normativa sulla cannabis (1). Tra le novità la depenalizzazione della coltivazione domestica (4 piantine) per uso personale. Presa d’atto di una realtà che fino ad oggi ha portato a processi (e assoluzioni), per esempio, di malati che non trovavano la terapeutica nel mercato legale e, non volendo rivolgersi al mercato nero, avevano violato la legge con l’autocoltivazione.
E’ bene fare attenzione che quanto approvato l’8 settembre in commissione non è una legalizzazione all’americana (molti Stati) o alla canadese… creando un mercato come se fosse tabacco o alcool, ma un leafting di norme superate anche dalla giurisprudenza corrente. Un primo passo, secondo noi e secondo i contrari, verso la piena legalizzazione.
La questione cannabis è, a nostro avviso, un parametro di giudizio politico base su quanto le forze politiche siano liberali e moderne. Due termini che tutti i partiti in Parlamento usano per definirsi, inclusi quelli che hanno votato contro (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) e quello che si è astenuto (Italia Viva). Tutti partiti che, per esempio, sulle vicende vaccini e Green Pass, non passa giorno che non ci ricordino – pro-vax o meno che siano – quanto loro sono per la libertà degli individui.
Ma sulla cannabis… NO, sulle quattro piantine che uno si potrebbe coltivare in casa a scopo terapeutico o ricreativo… NO, non se ne parla. Eppure, partiti Usa a cui i proibizionisti nostrani si riferiscono (Repubblicani e Democratici in egual misura) hanno legalizzato o stanno legalizzando la cannabis con entusiasmo di libertà e di nuove economie. E’ probabile che pratiche di modernità e liberalismo siano diverse in Italia e in Usa, certo…. ma stiamo parlando di una sostanza medicinale e della sua reperibilità sul mercato per non doversi rivolgere al crimine, nonché di un consumo ricreativo con effetti simili ad un bicchiere di vino. C’è qualcosa che non ci torna, soprattutto nella pratica di moderno e liberale.
1 – https://www.aduc.it/notizia/cannabis+commissione+giustizia+camera+approva+testo_138199.php
Vincenzo Donvito, Aduc