Cantiere Spv in Vallugana, Andrea Viero per il comitato scrive una lettera a Zaia: “sopportazione è al limite, ascolti le nostre grida”

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Lavori con esplosioni per Spv in Vallugana, residenti blindati in casa
Lavori con esplosioni per Spv in Vallugana, residenti blindati in casa

Di seguito la lettera aperta spedita dal Presidente Comitato Vallugana di Malo Andrea Viero al Governatore della Regione Veneto Luca Zaia

Gentilissimo presidente,

Le scriviamo queste righe sperando che Lei possa interessarsi di quanto ci sta accadendo. Siamo un gruppo di residenti di Malo le cui abitazioni sono pesantemente interessate dal cantiere della Superstrada pedemontana veneta in zona Vallugana. Per anni la tranquillità delle nostre case è stata messa a dura prova da una serie molteplice di fattori.

Le rassicurazioni della amministrazione regionale giunte fino ad oggi purtroppo sono state poca cosa rispetto al comportamento spesso fuori ogni misura da parte delle maestranze del cantiere. Da qualche giorno per giunta i rumori e le vibrazioni dovuti alla esplosione delle mine per la realizzazione del tunnel sono ritornate ad essere, come ai primi tempi, avvertibilissime aggiungendo così danno al danno, disagio al disagio.

In questo frangente si sta avvicinando la scadenza che il Ministero dell’ambiente ha fissato, al settembre del 2020, per la deroga alla prosecuzione degli scavi in Vallugana: una opzione che mai si sarebbe dovuta prendere in considerazione ma che è invece divenuta una triste realtà quando concedente e concessionario hanno chiesto ed ottenuto dal dicastero di via Cristoforo Colombo a Roma una eccezione motivata dai possibili disagi che si sarebbero generati sul traffico a causa dei lavori bloccati sui due fronti di scavo per le note vicende giudiziarie.

Tuttavia, Gentilissimo presidente, i disagi li abbiamo patiti noi: con una frequenza tale da meritare, nostro malgrado, titoli e titoli sui giornali. Le chiediamo quindi di impegnarsi già da ora affinché la Sua amministrazione non avalli, in modo sconsiderato a nostro modo di vedere, eventuali richieste di ulteriori proroghe relative alla deroga attualmente vigente per gli scavi.

La nostra sopportazione è al limite. Sappiamo bene che nel mese di settembre si può collocare un passaggio cruciale della vita della nostra Regione: si dovrà misurare una possibile ripresa del contagio da coronavirus dopo la tregua estiva. E ancora, il corpo elettorale potrebbe essere impegnato con le votazioni per le regionali. Sappiamo che, assieme ad altri, si tratta di momenti importanti, però, Gentile presidente, noi Le chiediamo di mettersi nei nostri panni e di trovare il tempo di ascoltare le nostre grida.

Speriamo di averLa presto ospite nelle nostre contrade: in modo che a cantieri aperti Lei possa constatare di persona quanto ci sta accadendo.


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