La dura presa di posizione di Fratelli d’Italia aveva lasciato presagire acque agitate in arrivo per la maggioranza del sindaco Francesco Rucco. FdI ha ottenuto da Rucco un ordine del giorno sulla destinazione del Fondo di solidarietà che accontenta Sergio Berlato e la sua squadra, ma le tematiche su cui potrebbe traballare la giunta rimangono la questione Bocciodromo e soprattutto la delicata aggregazione di Aim.
L’opposizione dopo l’aventino via streaming nel Consiglio comunale di giovedì, punta il dito sul sindaco, chiedendone le dimissioni: “Rucco non è più il rappresentante dell’intera città – attacca l’ex candidato sindaco Otello Dalla Rosa (nel video sopra il suo intervento iniziale, sotto quello ancora più perentorio di Raffaele Colombara) – fa il pendolo degli interessi di due partiti, questa maggioranza non esiste più. La scelta dell’abbandono in Consiglio è dovuta ad un odg irrituale che non serviva. Questa maggioranza è una delle più partitocratiche della storia di Vicenza”.
È in arrivo un nuovo “rimpasto” di assessori, a partire dall’urbanistica, secondo i consiglieri di centrosinistra che hanno fiutato diversi malumori tra le fila della maggioranza, a partire dalla Lega. Ma al primo a salutare tutti e passare all’opposizione, nel gruppo misto, è stato Andrea Berengo che due anni fa era stato il primo Consigliere a passare con Fratelli d’Italia dopo essere stato eletto con la lista civica del sindaco.
Solo due giorni fa Berengo ci aveva tenuto a collegarsi via streaming alla conferenza di fuoco di Berlato, nonostante fosse in vacanza. Da oggi però e almeno fino a lunedì, ci fa sapere la sua segretaria, ha deciso di non rispondere più a nessuno al telefono. La sua opposizione vera comunque non sarà contro il centrodestra, ma in primis contro Rucco con il quale i rapporti si sono ormai sgretolati.
“Mi rammarica la sua decisione – commenta Roberto D’Amore, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale – ma ci saranno argomenti che potremo ancora portare avanti insieme, cercheremo di mantenere rapporti di impegno comune“.
“La sua decisione trapelava già da alcuni atteggiamenti – continua D’Amore – ma non l’aveva mai esternata, è un momento di riflessione per lui e voleva staccarsi dai ritmi di un partito organizzato e strutturato come il nostro, comprendiamo umanamente il suo particolare momento. La porta per lui è sempre aperta, se decide di ritornare è ben accetto speriamo che ci possa ripensare”.
Spartiacque per Rucco, supportato da un sondaggio positivo a due anni dal suo insediamento, sarà anche il risultato delle elezioni regionali del prossimo settembre che dovrebbe definire gli equilibri all’interno della maggioranza.
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