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Un’ondata di indignazione e preoccupazione ha travolto Colceresa, in provincia di Vicenza, dove una cinquantina di cittadini si sono mobilitati per protestare contro la costruzione di un imponente capannone industriale di 25mila metri quadrati. Il progetto, che prevede anche un ampio parcheggio, trasformerebbe 85mila metri quadrati di terreno agricolo in una distesa di cemento.
Il flash mob, organizzato sabato 15 febbraio in via dell’Industria, ha visto la partecipazione di residenti, associazioni ambientaliste e rappresentanti politici. I manifestanti hanno espresso la loro ferma opposizione al progetto, sottolineando l’impatto negativo che avrebbe sull’ambiente e sul paesaggio.
Al centro delle preoccupazioni vi è il consumo di suolo agricolo in un’area di pregio, fondamentale per la ricarica della falda acquifera. L’associazione A.RI.A bassanese ha evidenziato come l’area, attraversata da corsi d’acqua e adiacente a zone già soggette a esondazioni, rischi di subire un ulteriore peggioramento della situazione idrogeologica a causa dell’impermeabilizzazione del suolo.
La costruzione del capannone di Colceresa è stata autorizzata in base a una delibera di giunta che fa riferimento alla localizzazione delle attività produttive in aree limitrofe ai caselli autostradali e alle superstrade. Tuttavia, l’associazione A.RI.A. contesta questa interpretazione, sostenendo che l’articolo 40 del Piano Territoriale di Coordinamento Regionale (PTCR) venga utilizzato in modo distorto per giustificare l’insediamento di nuove strutture in aree verdi.
I consiglieri regional di Europa Verde Renzo Masolo e Andrea Zanoni hanno espresso il loro sostegno alla protesta, sottolineando la necessità di tutelare l’unicità ambientale di Colceresa. Hanno inoltre lanciato l’allarme su una nuova legge regionale che, se approvata, favorirebbe un’ulteriore cementificazione del territorio.
Sulla questione si registra anche una dura presa di posizione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Joe Formaggio. Secondo il politico espressione del Vicentino ”è andata in scena l’ennesima manifestazione ambientalista della ‘sinistra ideologica’, dove i colleghi consiglieri regionali Renzo Masolo e Andra Zanoni si sono scagliati contro un presunto consumo di suolo che secondo loro produrrà danni all’ambiente”.
Formaggio, che è anche componente della Seconda Commissione consiliare per le politiche dell’ambiente e infrastrutture, ha aggiunto: “Europa Verde dimostra ancora una volta che non vuole la crescita economica della nostra Regione. Inoltre, la provincia di Vicenza è tra le più importanti a livello nazionale per crescita del PIL e ha bisogno di imprenditori che investono e che costruiscono infrastrutture per creare ricchezza. Come si è verificato nell’ultima seduta consiliare di cui sono componente, il Testo Unico del Veneto Territorio Sostenibile – ha sottolineato Formaggio – va esattamente nella direzione indicata dal TAR: è dunque evidente che il consumo di suolo è solo uno strumento di propaganda ideologica della sinistra per andare contro imprenditori e lavoratori. Non saranno ‘quattro gatti’ della manifestazione di sabato a fermare lo sviluppo economico del Bassanese che è importantissimo per la nostra Regione”.