Capitale italiana della cultura, consiglieri di opposizione: una sfida persa per Vicenza che può essere comunque occasione di rilancio

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Capitale italiana della cultura
Capitale italiana della cultura

Peccato! Siamo stati i primi a sostenere la candidatura di Vicenza a capitale italiana della cultura, e siamo ora i primi a rammaricarci della mancata assegnazione – così si legge nella nota che pubblichiamo a firma dei consiglieri di opposizione* del comune di Vicenza -. Sicuramente qualcosa in più poteva essere fatto, anche a livello istituzionale, con un maggior supporto, ad esempio, della Regione Veneto, ma non è questo il momento né delle polemiche né dei rimpianti; è anzi il momento del rilancio.

Il capitale sociale, umano e culturale della città, raccolto intorno alla candidatura, non va disperso; Vicenza può e, anzi, deve avere, una dimensione di “capitale culturale”. I progetti, le idee, le visioni costruite insieme possono trovare comunque un loro compimento per proiettare la città e il territorio verso il futuro. Un futuro che però non guardi solo al passato: l’eredità palladiana non deve rappresentare l’unica eccellenza della città, ma deve essere integrata nel contesto urbano e sociale della città moderna; un contesto che, purtroppo, non è sempre all’altezza di quanto ci è stato lasciato.

Un “bagno di umiltà” può essere solo che benefico se porta a riconoscere i propri punti deboli e, quindi, le vie per migliorarsi e progredire: per un progetto culturale unico e innovativo è necessaria un’offerta artistica e culturale più coinvolgente e creativa, e forse questo è quello che maggiormente ci è mancato.

La sfida come Capitale italiana della cultura, seppur persa, deve essere un punto di ripartenza, per uscire dalla mediocrità e dalla marginalità in cui la città si è chiusa negli ultimi quattro anni.

Noi, come sempre, ci mettiamo a disposizione della città.

I consiglieri comunali di opposizione di Vicenza

Cristiano Spiller, Isabella Sala, Ciro Asproso, Sandro Pupillo, Ennio Tosetto, Raffaele Colombara, Otello Dalla Rosa, Giovanni Selmo, Alessandra Marobin, Alessandro Marchetti, Cristina Balbi, Gianni Rolando