Gino Cecchettin sarà a Vicenza sabato 6 aprile alle 17 al Palazzo delle Opere sociali di piazza Duomo 2 per presentare il libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”, edito da Rizzoli, scritto con Marco Franzoso a pochi mesi dalla morte della figlia ventiduenne.
Sarà la scrittrice Mariapia Veladiano a dialogare con Cecchettin durante l’incontro pubblico organizzato dalla Biblioteca civica Bertoliana e dal Museo diocesano di Vicenza.
Con questo libro, nella forma di una lunga lettera alla figlia, Cecchettin ha scelto di non stare in silenzio, ma di ripercorrere la vita di Giulia e di ricordare i più bei momenti passati assieme, anche dopo aver perduto la moglie, la mamma di Giulia. Nelle 160 pagine dedicate alla figlia, Cecchettin scrive cosa ha imparato dalla figlia, ma si interroga anche sugli esiti più efferati di una cultura patriarcale, esorta ad ascoltare le giovani e i giovani, e ad aiutarli a contrastare ogni forma di violenza di genere.
Non a caso il libro è parte di un progetto più ampio a sostegno delle vittime di questo tipo di violenza. Per onorare la memoria della figlia, infatti, Gino Cecchettin sta lavorando alla creazione di una fondazione in nome di Giulia.
I proventi netti di Cecchettin derivanti dai diritti d’autore del libro serviranno per sostenere Fondazione Giulia e per aiutare le associazioni del territorio che si occupano di violenza.
Il libro sarà a disposizione per l’acquisto.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni: consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it, 0444 57821
“In ‘Cara Giulia’, Gino Cecchettin trasmette un messaggio vibrante e personale, elevando il ricordo di sua figlia Giulia a monito e speranza per le future generazioni. Tramite le pagine di questo toccante tributo, Cecchettin non solo esplora il suo percorso di lutto e risoluzione, ma si fa anche portavoce di un appello accorato rivolto a famiglie, istituzioni educative e organi governativi affinché si mobilitino contro la violenza di genere. La perdita di Giulia si trasforma così in un catalizzatore per il cambiamento, invitando a una riflessione critica sulla persistenza delle strutture patriarcali all’interno della nostra società. Il libro si pone al centro di un’iniziativa più ampia, mirando a creare consapevolezza e promuovere azioni concrete a sostegno delle vittime di violenza. Con ‘Cara Giulia’, Cecchettin offre non solo un omaggio alla figlia, ma anche uno strumento di sensibilizzazione, ispirando coraggio e speranza nel cuore dei lettori.”