
I cittadini di Schio avevano notato attività sospette e l’attività investigativa dei Carabinieri finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti ha portato all’arresto di un ventisettenne nigeriano irregolare.
Segnalazioni e indagini
All’origine dell’indagine sviluppata dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile ci sono diverse segnalazioni pervenute da cittadini del centro storico, che avevano notato movimenti sospetti nel “Parco donatori di Sangue” di Schio.
Numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento condotti nelle ultime settimane dai carabinieri hanno consentito di individuare un giovane nigeriano, a carico del quale sono emersi fondati sospetti afferenti una fiorente attività di spaccio.
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La perquisizione e il sequestro degli stupefacenti
Nel primo pomeriggio di ieri, 13 febbraio, diversi militari sia in uniforme sia in abiti civili, hanno monitorato i movimenti del giovane, che in bicicletta dal proprio domicilio in zona Magrè si è diretto in zona centro, evidentemente per effettuare delle consegne. I militari lo hanno fermato, nonostante il nigeriano cercasse di dileguarsi. L’immediata perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare, all’interno di un borsello che aveva al seguito, n. 151 micro-dosi di “eroina” (per complessivi gr. 40) e n. 121 micro-dosi di “cocaina” (per complessivi gr. 25).
Il giovane ha allora tentato di negare di avere una dimora a Schio, circostanza questa smentita dai vari servizi svolti dai militari che avevano permesso di individuare la dimora del soggetto. La successiva perquisizione domiciliare ha infatti consentito di rinvenire un’ingente quantità di stupefacente, che doveva essere ancora tagliato e confezionato in dosi. I carabinieri hanno sequestrato 20 ovuli contenenti oltre due etti di “eroina”, 10 ovuli contenenti oltre un etto di “cocaina”, oltre al materiale utilizzato per il confezionamento e pesatura delle dosi.
È stata trovata e sequestrata anche la somma in contanti di circa 16.000 € ed una macchinetta per contare e verificare le banconote, segno questo tangibile di una fiorente attività delittuosa.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato condotto in carcere a Vicenza.
Si rappresenta che le misure sono state adottate di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe