Carabinieri di Schio (VI) notificano DASPO urbano per due anni ad un 42enne scledense: minacciava con coltello gestore bar che gli rifiutava alcol

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Carabinieri della Compagnia di Schio, controlli sul territorio per la sicurezza sul lavoro

I carabinieri della Stazione di Schio (qui altre loro operazioni, ndr) hanno notificato ad un 42enne domiciliato a Schio, la misura di prevenzione emessa dal Questore di Vicenza e provincia Paolo Sartori che vieta al soggetto di fare accesso ad una serie di esercizi pubblici del centro di Schio per la durata di due anni, meglio conosciuto anche come daspo urbano (D.A.C.U.R.). La violazione della misura è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da € 8.000 a € 20.000 ai sensi del decreto legge 14/2007 modificato dal decreto legge 130/2020.

Il provvedimento emesso dal Questore di Vicenza Paolo Sartori scaturisce dai fatti accaduti la sera del 26 agosto, quando i carabinieri della Stazione di Malo erano intervenuti in centro città a Schio poiché un uomo, in evidente stato di alterazione da alcool, aveva minacciato i gestori di un locale pubblico, venendo disarmato da alcuni avventori, per poi dileguarsi. I militari, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti, sottoponevano a sequestro l’arma utilizzata – un coltello da cucina con lama lunga cm 11. Dalle indagini si appurava che il soggetto, già precedentemente ai fatti, si era presentato nell’esercizio pubblico in evidente stato di alterazione per consumare bevande alcoliche, trovando il rifiuto da parte dei gestori dell’esercizio. Le immediate indagini condotte consentivano ai Carabinieri di identificare il soggetto – un cittadino italiano 42enne -, che veniva segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vicenza per i reati di minaccia aggravata e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.


Si rappresenta che le misure venivano adottate d’iniziativa da parte del citato Reparto procedente e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagini in relazione alle vicende sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.