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“In Veneto, lo scorso anno, i Carabinieri Forestali hanno effettuato quasi 47 mila controlli, riscontrando 1.949 illeciti amministrativi per un totale di 1.546.411 euro di multe. Questo corpo resta tra i pochissimi baluardi della tutela del territorio in Italia”.
Lo dichiarano Andrea Zanoni, presidente della Commissione legalità Consiglio regionale e Renzo Masolo, capogruppo di Europa Verde in Consiglio regionale del Veneto.
“L’operato dei Carabinieri Forestali riguarda la tutela del territorio veneto, delle aree boschive, della biodiversità, della fauna selvatica; contrastano le ecomafie e le attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e monitorano il rischio valanghe sulle nostre montagne. I reati ambientali e contro il patrimonio faunistico in Veneto, regione super cementificata, non mancano. Senza l’operato dei Carabinieri Forestali, che avviene sempre lontano dai riflettori e con grande spirito di servizio, sarebbe assai difficile garantire la legalità in Veneto. Nonostante ciò, il Governo, vicinissimo per non dire intimo, alla lobby dei cacciatori, sembra immaginare un futuro molto marginale per questo corpo, con competenze che si vorrebbero traslare da un ministero a un altro e imposizioni di limiti che sembrano calati dall’alto.
Le nostre montagne, dove i carabinieri Forestali sono particolarmente attivi, necessitano di un incremento di tutele, perché anche la politica non le tratta con il giusto rispetto. Ricordiamo quando – evidenziano i consiglieri – nel 2019 riuscimmo a bloccare in Consiglio regionale il tentativo, da parte della maggioranza di approvare un progetto di legge che mirava a consentire ai cacciatori di gettarsi con i loro fuoristrada in sentieri vietati a tutti i comuni mortali. Auguriamo ai carabinieri forestali un ottimo lavoro anche per il 2025 e li ringraziamo per il loro enorme impegno”, concludono Zanoni e Masolo.