Carcere Vicenza, il cappellano don Luigi Maistrello in audizione in Comune. Luisetto (PD): “Forte richiamo a interventi di sostegno”

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carcere di Vicenza Luciana Traetta
Carcere di Vicenza

Il cappellano del carcere di Vicenza, don Luigi Maistrello, è stato sentito oggi dalla quarta commissione consiliare del Comune di Vicenza. Il prete ha riferito delle condizioni di disagio dei detenuti e delle guardie carceriere.

All’audizione erano inoltre presenti il garante dei diritti dei detenuti, Mirko Maule, e la Consigliera regionale del Partito Democratico Chiara Luisetto che ha così commentato: “L’analisi che, con puntualità e chiarezza don Luigi Maistrello ha esposto nel corso dell’audizione, tocca i nodi di un disagio che riguarda i detenuti, ma anche chi quotidianamente se ne prende cura. E richiama anche la Regione Veneto a fare la propria parte e ad intervenire in sinergia con il Ministero, il Comune e il carcere di Vicenza.

Don Luigi, profondo conoscitore del sistema carcerario, ha evidenziato la carenza di figure educative, il bisogno di formazione degli agenti di polizia penitenziaria e la necessità di professionalizzare i detenuti. Un lavoro di ricostruzione che non va confinato tra le mura degli istituti di pena, ma che è fondamentale portare avanti in stretto rapporto con le istituzioni, per garantire anche una maggiore sicurezza delle città. In questo senso serve anche una classe politica sensibile alla questione, certamente lontana da quell’approccio mostrato recentemente dall’assessore Donazzan, che svilisce una umanità nel cui recupero si deve invece credere.

La Regione Veneto – conclude Luisetto – può fare molto perché ha competenze che includono l’assistenza medica dei detenuti, quella farmaceutica, l’intervento sulle tossicodipendenze e la prevenzione. Dei 350 detenuti nella casa circondariale di Vicenza, 40 soffrono di disturbi psichiatrici e necessitano di ancora maggiori attenzioni e interventi dedicati: numeri che impongono, tanto a Vicenza quanto negli altri istituti penitenziari del Veneto, un’attenzione concreta”.