Oggi, nella sua città natale, Bassano del Grappa, il cardinale Fabio Baggio è stato consacrato vescovo durante una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Il rito si è svolto con la partecipazione del cardinale Silvano Maria Tomasi e del vescovo di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto, come co-consacranti principali.
La celebrazione, seguita con grande partecipazione dai fedeli, è stata arricchita dai saluti iniziali del vescovo Brugnotto, che ha espresso gratitudine per la scelta del cardinale Baggio di ricevere l’ordinazione nella diocesi di Vicenza, presso l’Istituto Scalabriniano che ha accompagnato il suo percorso vocazionale e missionario. Nel suo discorso, monsignor Brugnotto ha sottolineato la concomitanza con la Marcia della Pace di Bassano, richiamando l’importanza del messaggio di speranza e cura per i migranti e per la terra ferita dall’inquinamento, temi particolarmente cari al cardinale.
La liturgia dell’ordinazione
La cerimonia ha seguito i riti previsti per l’ordinazione episcopale, momenti intensi e ricchi di significato spirituale. Tra i momenti principali, la presentazione dell’eletto, gli impegni presi dal cardinale Baggio attraverso il dialogo con il cardinale Czerny, e l’invocazione delle litanie dei santi.
Il gesto culminante dell’imposizione delle mani, accompagnato dalla preghiera di ordinazione, ha sancito il conferimento dell’episcopato. Successivamente, sono stati eseguiti i riti esplicativi: l’unzione con il sacro crisma, la consegna del libro dei Vangeli e dell’anello, l’imposizione della mitra e la consegna del pastorale. Il tutto si è concluso con lo scambio dell’abbraccio fraterno tra il nuovo vescovo e i consacranti.
L’omelia del cardinale Czerny
Nell’omelia, il cardinale Czerny ha reso omaggio alla dedizione del cardinale Baggio verso i migranti e le popolazioni vulnerabili, evidenziando il valore del suo impegno pastorale come missionario scalabriniano. Richiamandosi al Vangelo di Luca, ha sottolineato tre aspetti fondamentali del ministero episcopale: “toccare, testimoniare, pregare”. Questi tre verbi, ha spiegato, rappresentano l’essenza dell’amore pastorale e il compito di un vescovo come guida della comunità.
Un servizio radicato nella speranza
Il cardinale Fabio Baggio, al termine della cerimonia, ha espresso gratitudine per l’affetto e la vicinanza della comunità e dei confratelli presenti. Con questa ordinazione, si conferma la sua missione al servizio della Chiesa, con un’attenzione particolare verso i migranti, le periferie sociali e le fragilità umane, sempre nel segno della speranza e dell’affidamento a Dio.
L’evento rappresenta un momento di grande gioia per la diocesi di Vicenza e per la comunità di Bassano del Grappa, che ha visto crescere un pastore pronto a rispondere con dedizione e umiltà alle sfide del suo ministero.
Il cardinale Baggio al Centro Diocesano Onisto di Vicenza aveva sottolineato ieri l’importanza personale di ricevere l’ordinazione episcopale proprio nella città in cui ha mosso i primi passi nella fede: “Quando il Santo Padre mi ha concesso di fare l’ordinazione episcopale dopo la creazione cardinalizia, ho chiesto se sarebbe stato possibile farla al mio paese e così è stato”.
Durante l’incontro, Baggio aveva raccontato la sua vocazione, maturata con il tempo, e il suo impegno per i migranti, tema centrale della sua missione come sottosegretario del Dicastero. Aveva anche ricordato l’importanza di trasmettere speranza e senso di appartenenza per favorire l’integrazione, ribadendo il ruolo delle comunità nel superare le divisioni sociali.
Il motto episcopale del cardinale Baggio, “Notas mihi facies vias vitae” (“Mi indicherai il sentiero della vita”), aveva trovato spazio nelle sue riflessioni sul significato della fede come affidamento alla volontà divina.
La comunità di Bassano del Grappa ha accolto con gioia ed emozione il ritorno di un pastore che ha portato il suo servizio in tutto il mondo, rimanendo sempre legato alle sue radici.