Carenza personale SVT: trasporto pubblico a rischio tra proteste e dibattiti istituzionali

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La crisi del trasporto pubblico vicentino si aggrava a causa della carenza di personale in Società Vicentina Trasporti (SVT), portando a un’escalation di tensioni tra lavoratori, azienda e utenti. La situazione ha spinto i sindacati Fit Cisl, Faisa Cisal e Usb a proclamare lo stato di agitazione, denunciando un organico insufficiente e condizioni di lavoro sempre più difficili.

La principale preoccupazione riguarda il rischio di tagli al servizio, con conseguenti disagi per studenti e lavoratori abbonati. Secondo i sindacati, l’azienda non ha rimpiazzato adeguatamente i pensionamenti e le dimissioni, causando un aumento del carico di lavoro sugli autisti rimasti in servizio. Il risultato è una crescente difficoltà nel mantenere la regolarità delle corse, specialmente negli orari di punta.

SVT, dal canto suo, respinge la necessità dello stato di agitazione e sostiene di aver già implementato aumenti salariali e avviato bandi per nuove assunzioni. Tuttavia, i numeri raccontano una realtà diversa: il fabbisogno di autisti urbani supererebbe di almeno 30 unità quello attuale, mentre il numero di controllori sarebbe drasticamente ridotto rispetto al passato.

A partire da febbraio, il nuovo piano operativo comporterà ulteriori tagli alle corse: nei giorni feriali si passerà da 113 a 100 turni garantiti, il sabato da 89 a 84 e la domenica da 35 a 31. Il timore concreto è che alcuni autobus rimangano fermi nei depositi, aggravando i disagi per gli utenti. Gli studenti, che costituiscono una parte significativa dell’utenza, e i pendolari rischiano di essere i più colpiti da questa situazione.

Oggi, lunedì 3 febbraio 2025, la carenza di personale SVT sarà al centro del dibattito nel Consiglio della Provincia di Vicenza, grazie a un’interpellanza presentata dai consiglieri Pilan, Gecchelin, Guzzonato, Storti, Zaffari e Zulian intitolata “SVT: mancanza di personale e servizio in crisi”. Nel frattempo, domani pomeriggio è previsto un incontro in prefettura per cercare una mediazione tra azienda e sindacati ed evitare uno sciopero che aggraverebbe ulteriormente la situazione.

Gli occhi sono puntati sulle prossime mosse dell’azienda e sulle risposte che arriveranno dalle istituzioni, mentre utenti e lavoratori sperano in una soluzione che garantisca la continuità del servizio e migliori le condizioni dei dipendenti.