Il personale in forza alla questura di Vicenza è in perenne carenza e il controllo del territorio sembra non essere una priorità. È quanto afferma oggi il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia (Silp Cgil) attraverso la segretaria provinciale, Vita Scifo.
In una lettera rivolta al questore Dario Sallustio viene analizzata la carenza di personale: “Purtroppo – viene affermato -, negli ultimi tempi si assiste ad una diminuzione lenta e continua degli operatori di Polizia dell’intera Questura” e “ormai da troppo tempo si sta chiedendo alle lavoratrici e ai lavoratori delle Polizia di Stato di questa provincia di sottoporsi a carichi di lavoro sempre più gravosi, facendo leva sul loro senso del dovere e, a ognuno di loro, viene, ovviamente, chiesto di garantire tutti i servizi necessari”.
Al Questore di Vicenza viene quindi retoricamente chiesto quali siano allora i sevizi necessari, vista la carenza di personale in questura. La ovvia risposta del sindacato è il controllo del territorio, interessato come è noto da gravi episodi di criminalità.
Poi, la conta delle forze a disposizione: gli operatori addetti al controllo del territorio sono solo 5 o 6 agenti e sovrintendenti per turno “con il risultato – lamenta il Silp Cgil – che spesso fanno fatica a fare uscire due pattuglie che hanno il compito di coprire due settori in una città che, tra le altre cose, conta anche numerose basi americane. Forse, a Vicenza, per un controllo del territorio ottimale ci vorrebbero almeno 8 operatori di Polizia per ogni turno con in aggiunta una Sala Operativa di 3 operatori fissi”.
Secondo i rappresentanti dei lavoratori, la Questura di Vicenza sarebbe costretta a dividere i propri effettivi tra i vari corpi, come per gli uffici Passaporti e Immigrazione o per quelli con compiti amministrativi, perennemente in carenza di personale.
Tra le altre disfunzioni, viene segnalata inoltre la questione Infine delle aggregazioni richieste in ausilio alle altre Questure italiane, da Torino a trieste e fino a Potenza e in Sicilia e che coinvolgono tutto il personale.
“Praticamente siamo ad una emergenza che è diventata quotidianità – incalza il sindacato -. E sicuramente così non va bene. Non siamo qui a dire che così non si fanno le cose al meglio, ad oggi le cose così non si possono proprio fare. Non stiamo puntando il dito nei suoi confronti (del questore, ndr), piuttosto lo mettiamo nella piaga, anche se questo vuole dire fare una seria riflessione sul futuro del personale della Questura di Vicenza e della sua esistenza”, conclude il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia della provincia di Vicenza.