Nell’articolo «Le dieci Banche Popolari dopo la legge sulle Spa: nella loro foto in filigrana ci sono “stranieri” e spesso (sempre?) Intesa Sanpaolo con i suoi “amici”» abbiamo fotografato cosa è successo e cosa sta succedendo alle Popolari investite dalla rivoluzione Renzi-Bce.
Ora ecco la situazione, non certo idilliaca, in cui si trova Carige, la Cassa di Risparmio di Genova, un tempo fiore all’occhiello della famiglia dei Malacalza (che ha “abbandonato” anche la Omba di Torri di Quartesolo, ndr) e oggi un’altra preda per incursioni più o meno ostili con i soci “minori” a subirne le conseguenze peggiori perché loro, a differenza degli “investitori” di professione o per interessi collaterali, le azioni le hanno comprate nel tempo senza mettere in conto guerre stellari che vedono in campo ora Cassa Centrale Banca, uno dei due “agglomerati” (l’altro è ICCREA) delle BCC.
Ce lo racconta Vittoria Puledda su La Repubblica di oggi sotto il titolo “Carige, la nuova svolta. Ritorna preda ambita se Ccb volta le spalle“.
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