Carige raggruppa azioni: una ogni 1.000 per prezzo teorico di 1,5 . E rinuncia ad azioni di responsabilità verso amministratori Castelbarco Albani e Montani
In un comunicato ANSA (vedi in fondo*) si apprende tra l’altro che per il CdA di Banca Carige ha propostO all’assemblea straordinaria degli azionisti, convocata per il 29.5.2020, il raggruppamento azionario con una proporzione mai vista prima: 1 azione ogni 1.000 titoli posseduti.
L’ultima quotazione del titolo a Piazza Affari risale allo scorso 28.12.2018, data in cui il prezzo di riferimento del titolo è stato di Euro 0,0015.
A parità teorica di prezzo, sulla scorta del raggruppamento proposto, l’azione dovrebbe tornare sul mercato ad un prezzo iniziale di 1,5 euro.
Tuttavia questo ragionamento non è affatto scontato, ed il mercato ben potrà prezzare diversamente l’azione Carige.
Un esempio su tutti è stato il caso di MPS che, più volte raggruppata senza tuttavia riuscire a fermarne la caduta (ultimo raggruppamento del 2016 che in ogni caso è stato 1 ogni 100), è tornata sul mercato ufficiale a valori attorno ai 7 euro con la quotazione pressoché ininterrottamente in discesa sino agli attuali 1,1 euro!
Ma la vera chicca è nell’ordine del giorno della assemblea convocata in sede Ordinaria per deliberare in merito al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2021-2029, alla Relazione sulla Politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, alla polizza assicurativa a fronte della responsabilità civile degli esponenti degli organi sociali e, soprattutto, alla rinuncia alle azioni di responsabilità nei confronti degli ex Amministratori Cesare Castelbarco Albani e Piero Luigi Montani.
In bocca al lupo agli azionisti Carige!
*Carige:raggruppa titoli e guarda a Borsa
(ANSA) – GENOVA, 29 APR – Il cda di Banca Carige ha deliberato di sottoporre a un’assemblea straordinaria degli azionisti convocata per il 29 maggio un raggruppamento delle azioni ordinarie e risparmio nel rapporto di 1.000 titoli per ciascuna nuova azione e una conversione facoltativa delle risparmio proponendo 20.500 azioni ordinarie per ogni titolo portato in adesione. Si tratta di “misure volte a razionalizzare la struttura azionaria”, spiega una nota, “funzionali anche all’eventuale futura riammissione delle azioni” alle negoziazioni in Borsa.
La conversione facoltativa è invece finalizzata a consentire agli azionisti di risparmio aderenti “di rinnovare la propria presenza nell’azionariato, ricevendo azioni ordinarie della Banca che presentano potenzialmente una negoziabilità superiore a quella, di fatto limitatissima, delle azioni di risparmio”. Il cda proporrà poi all’assemblea la “rinuncia alle azioni di responsabilità nei confronti degli ex amministratori Cesare Castelbarco Albani e Piero Luigi Montani”.
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