Coronavirus, tanti Carmine Puggillo puliscono le strade senza mascherine anche se si parla di contrasto al Covid 19 negli ambienti di lavoro

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Ieri alle 21.30 abbiamo pubblicato il sottoriportato cosiddetto “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Coronavirus Covid-19 negli ambienti di lavoro“. Oggi lo riproponiamo con una video testimonianza di Carmine Puggillo, un operatore ecologico, alias il vecchio “netturbino” (in Italia si cambiano i nomi per nascondere i disagi).

Il video postato da Carmine non è uno dei tanti video di ironia e satira, che pure accompagnano la drammatica emergenza del coronavirus, ma è la denuncia puntuale con nome e cognome di chi rischia sulla propria pelle per mille euro al mese a Napoli ma non solo lì, perché di testimonianze simili è piena la storia dell’Italia di oggi schiava del profitto a cui pure abbiamo cambiato il nome chiamandolo “globalizzazione”.

Mentre tutti ci siamo scandalizzati per i rischi corsi per il coronavirus dai “poveri” calciatori professionisti anche nelle partite a porte chiuse, la storia quotidiana delle migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di Carmine Puggillo, che continuano a “operare” per il bene degli altri e per difendere il “privilegio” di avere mille euro al mese rispetto a chi non ha neanche uno straccio di lavoro, ci fa chiedere con chi sia stato condiviso nella realtà il protocollo spacciato per una conquista dei lavoratori.

Mentre diciamo e urliamo grazie ancora di più ai tantissimi Carmine Puggillo che rischiano di prendere e trasmettere il coronavirus mentre altri (politici, imprenditori e sindacati) firmano e lodano accordi “condivisi”, una domanda la facciamo noi: ma che c… di conquiste sono queste?!

Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Coronavirus Covid-19 negli ambienti di lavoro

Coronavirus, protocollo per la sicurezza nel lavoro
Coronavirus, protocollo per la sicurezza nel lavoro

Oggi, sabato 14 marzo 2020, è stato sottoscritto il “Protocollo condiviso di regolazione dellemisure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Coronavirus Covid-19 negli ambienti dilavoro”. Il Protocollo (clicca qui per il testo in pdf, qui per quello testuale, ndr) è stato sottoscritto su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppoeconomico e del Ministro della salute, che hanno promosso l’incontro tra le parti sociali, in attuazionedella misura, contenuta all’articolo 1, comma primo, numero 9), del decreto del Presidente del Consigliodei ministri 11 marzo 2020, che – in relazione alle attività professionali e alle attività produttive -raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

Il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del Protocollo.

Premessa

Il documento, tenuto conto di quanto emanato dal Ministero della Salute, contiene linee guidacondivise tra le Parti per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio, ovverosia Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virusCOVID 19 negli ambienti di lavoro.

La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurinoalle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.

Pertanto le Parti convengono sin da ora il possibile ricorso agli ammortizzatori sociali, con laconseguente riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, al fine di permettere alle imprese di tutti isettori di applicare tali misure e la conseguente messa in sicurezza del luogo di lavoro.

Unitamente alla possibilità per l’azienda di ricorrere al lavoro agile e gli ammortizzatori sociali,soluzioni organizzative straordinarie, le parti intendono favorire il contrasto e il contenimento della diffusione del virus.

È obiettivo prioritario coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizionidi salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative. Nell’ambito di tale obiettivo, si può prevedere anche la riduzione o la sospensione temporanea delle attività.

In questa prospettiva potranno risultare utili, per la rarefazione delle presenze dentro i luoghi dilavoro, le misure urgenti che il Governo intende adottare, in particolare in tema di ammortizzatori sociali per tutto il territorio nazionale.

Ferma la necessità di dover adottare rapidamente un Protocollo di regolamentazione per il contrasto e ilcontenimento della diffusione del virus che preveda procedure e regole di condotta, va favorito ilconfronto preventivo con le rappresentanze sindacali presenti nei luoghi di lavoro, e per le piccoleimprese le rappresentanze territoriali come previsto dagli accordi interconfederali, affinché ogni misuraadottata possa essere condivisa e resa più efficace dal contributo di esperienza delle persone chelavorano, in particolare degli RLS e degli RLST, tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva e delle situazioni territoriali.

PROTOCOLLO      CONDIVISO      DI      REGOLAMENTAZIONE      PER     IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID – 19

L’obiettivo del presente protocollo condiviso di regolamentazione è fornire indicazioni operativefinalizzate a incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure precauzionali dicontenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19. Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. Il presenteprotocollo contiene, quindi, misure che seguono la logica della precauzione e seguono e attuano leprescrizioni del legislatore e le indicazioni dell’Autorità sanitaria.

Fatti salvi tutti gli obblighi previsti dalle disposizioni emanate per il contenimento del COVID-19 e premesso che

il DPCM dell’11 marzo 2020 prevede l’osservanza fino al 25 marzo 2020 di misure restrittivenell’intero territorio nazionale, specifiche per il contenimento del COVID – 19 e che per le attività di produzione tali misure raccomandano:

  • sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività chepossono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
  • siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
  • siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
  • assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione distrumenti di protezione individuale;
  • siano incentivate le operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
  • per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamentiall’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni;
  • si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali esindacali;
  • per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile

si stabilisce che

le imprese adottano il presente protocollo di regolamentazione all’interno dei propri luoghi di lavoro, oltre a quanto previsto dal suddetto decreto, applicano le ulteriori misure di precauzione di seguitoelencate – da integrare con altre equivalenti o più incisive secondo le peculiarità della propria organizzazione, previa consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali – per tutelare la salutedelle persone presenti all’interno dell’azienda e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.

  • INFORMAZIONE
  • L’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entriin azienda circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e neiluoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi
  • In particolare, le informazioni riguardano
  • l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria
  • la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poterpermanere in azienda e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anchesuccessivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza,temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei14 giorni precedenti, etc) in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono diinformare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio
  • l’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fareaccesso in azienda (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regoledi igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene)
  • l’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazionelavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti
  • MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA
  • Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea1. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione – nel rispetto delle indicazioni riportate in nota – saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine non dovrannorecarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più brevetempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni
  • Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda,della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggettirisultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS2
  • Per questi casi si fa riferimento al Decreto legge 6 del 23/02/2020, art. 1, lett. h) e i)

1 La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi delladisciplina privacy vigente. A tal fine si suggerisce di: 1) rilevare a temperatura e non registrare il dato acquisto. È possibile identificare l’interessato eregistrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai localiaziendali; 2) fornire l’informativa sul trattamento dei dati personali. Si ricorda che l’informativa può omettere le informazioni di cui l’interessato è giàin possesso e può essere fornita anche oralmente. Quanto ai contenuti dell’informativa, con riferimento alla finalità del trattamento potrà essereindicata la prevenzione dal contagio da COVID-19 e con riferimento alla base giuridica può essere indicata l’implementazione dei protocolli disicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n. 7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020 e con riferimento alla durata dell’eventuale conservazione dei dati sipuò far riferimento al termine dello stato d’emergenza; 3) definire le misure di sicurezza e organizzative adeguate a proteggere i dati. In particolare, sotto ilprofilo organizzativo, occorre individuare i soggetti preposti al trattamento e fornire loro le istruzioni necessarie. A tal fine, si ricorda che i dati possonoessere trattati esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da COVID-19 e non devono essere diffusi o comunicati a terzi al di fuori dellespecifiche previsioni normative (es. in caso di richiesta da parte dell’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali “contatti strettidi un lavoratore risultato positivo al COVID-19); 4) in caso di isolamento momentaneo dovuto al superamento della soglia di temperatura, assicuraremodalità tali da garantire la riservatezza e la dignità del lavoratore. Tali garanzie devono essere assicurate anche nel caso in cui il lavoratore comunichiall’ufficio responsabile del personale di aver avuto, al di fuori del contesto aziendale, contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 e nel caso diallontanamento del lavoratore che durante l’attività lavorativa sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria e dei suoi colleghi (v. infra).

2 Qualora si richieda il rilascio di una dichiarazione attestante la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico e l’assenza di contatti, negli ultimi 14giorni, con soggetti risultati positivi al COVID-19, si ricorda di prestare attenzione alla disciplina sul trattamento dei dati personali, poiché l’acquisizione della dichiarazione costituisce un trattamento dati. A tal fine, si applicano le indicazioni di cui alla precedente nota n. 1 e, nellospecifico, si suggerisce di raccogliere solo i dati necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla prevenzione del contagio da COVID-19. Ad esempio, sesi richiede una dichiarazione sui contatti con persone risultate positive al COVID-19, occorre astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive inmerito alla persona risultata positiva. Oppure, se si richiede una dichiarazione sulla provenienza da zone a rischio epidemiologico, è necessarioastenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alle specificità dei luoghi.

  • MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI
  • Per l’accesso di fornitori esterni individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediantemodalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti
  • Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non èconsentito l’accesso agli uffici per nessun Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di unmetro
  • Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno individuare/installare servizi igienicidedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera
  • Va ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l’ingresso di visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione…), gli stessi dovranno sottostare a tutte leregole aziendali, ivi comprese quelle per l’accesso ai locali aziendali di cui al precedente paragrafo 2
  • Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall’azienda va garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni
  • le norme del presente Protocollo si estendono alle aziende in appalto che possono organizzaresedi e cantieri permanenti e provvisori all’interno dei siti e delle aree produttive
  • PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA
  • l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, dellepostazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago
  • nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare 5443 del 22febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione
  • occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi
  • l’azienda in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute secondo le modalitàritenute più opportune, può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendoagli ammortizzatori sociali (anche in deroga)
  • PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI
  • è obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani
  • l’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani
  • è raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone 6-DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
  • l’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo di Regolamentazione è fondamentale e, vista l’attuale situazione di emergenza, èevidentemente legata alla disponibilità in Per questi motivi:
  1. le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.
  2. data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla solafinalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cuitipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria
  3. è favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Productiopdf)
  • qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non sianopossibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.
  1. GESTIONE SPAZI COMUNI (MENSA, SPOGLIATOI, AREE FUMATORI, DISTRIBUTORI DI BEVANDE E/O SNACK…)
  • l’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi ècontingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra lepersone che li
  • occorre provvedere alla organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi perlasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro egarantire loro idonee condizioni igieniche
  • occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti deilocali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e
  • ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (TURNAZIONE, TRASFERTE E SMART WORK, RIMODULAZIONE DEI LIVELLI PRODUTTIVI)

In riferimento al DPCM 11 marzo 2020, punto 7, limitatamente al periodo della emergenza dovuta al COVID-19, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai CCNL e favorendo così leintese con le rappresentanze sindacali aziendali:

  • disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza
  • Si può procedere ad una rimoludazione dei livelli produttivi
  • assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo didiminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili
  • utilizzare lo smart working per tutte quelle attività che possono essere svolte presso il domicilio o adistanza nel caso vengano utilizzati ammortizzatori sociali, anche in deroga, valutare sempre lapossibilità di assicurare che gli stessi riguardino l’intera compagine aziendale, se del caso anchecon opportune rotazioni
  1. utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali (par, rol, banca ore) generalmente finalizzati a consentire l’astensione dallavoro senza perdita della retribuzione
  • nel caso l’utilizzo degli istituti di cui al punto c) non risulti sufficiente, si utilizzeranno iperiodi di ferie arretrati e non ancora fruiti
  • sono sospese e annullate tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate
  • GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI
  • Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contattinelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa)
  • dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali egarantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni
  • SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE
  • Gli spostamenti all’interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali
  • non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal caratteredella necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta alminimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali
  • sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula,anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile,

qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work

  • Il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi dilavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comportal’impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo: l’addetto all’emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare adintervenire in caso di necessità; il carrellista può continuare ad operare come carrellista)
  • GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA
  • nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezionerespiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria e a quello degli altri presenti dai locali, l’azienda procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero dellaSalute
  • l’azienda collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” diuna persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di Nelperiodo dell’indagine, l’azienda potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciarecautelativamente lo stabilimento, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria
  • SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS
  • La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelleindicazioni del Ministero della Salute (cd. decalogo)
  • vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia
  • la sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perché rappresenta una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti delcontagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio
  • nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medicocompetente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST.
  • Il medico competente segnala all’azienda situazioni di particolare fragilità e patologie attuali opregresse dei dipendenti e l’azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy il medicocompetente applicherà le indicazioni delle Autorità Sanitarie
  • AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE
  • È costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS.

(qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)