Apprendiamo dai media locali del procedimento di liquidazione del patrimonio, disposto dal tribunale di Treviso, che ha coinvolto il dirigente generale della ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – scrivono nella nota che pubblichiamo Davide Giacomin, Segretario Provinciale Partito Democratico, Paolo Costa, Coordinatore PD Area Thienese e Giannina Scremin, Coordinatrice PD Area Bassanese -.
Il procedimento è stato avviato perché Bramezza aveva stipulato delle fideiussioni per un valore di circa 11 milioni di Euro, per conto di due società di cui è stato socio per oltre 6 anni.
Quando le due società sono fallite, il DG della Ulss non è stato capace di ripagare i debiti maturati.
Visto il ruolo di dirigente pubblico apicale per cui Bramezza è stipendiato dai cittadini veneti, rivolgiamo a Bramezza ed ai vertici della regione che lo hanno nominato alcune domande. Lo riteniamo un atto necessario per chi è deputato a gestire la cosa pubblica:
-Le società in cui agiva Bramezza hanno partecipato ad appalti pubblici. E se sì, quali?
-In quale ambito operavano le fideiussioni “andate male” di cui Bramezza si era fatto garante?
-I vertici della Regione erano a conoscenza dell’importante attivismo di Bramezza nel settore privato?
-Infine chiediamo al presidente Zaia e all’assessore alla sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, con che criteri venga scelto un dirigente di una Ulss che ha prestato fideiussioni per oltre 11 milioni di euro. Non vogliamo in nessun modo intervenire nella sfera privata del dott. Carlo Bramezza, ma chiediamo se si intende confermarlo nella gestione di un’azienda pubblica che sposta milioni di euro come la Ulss 7 Pedemontana.
Davide Giacomin, Segretario Provinciale Partito Democratico
Paolo Costa, Coordinatore PD Area Thienese
Giannina Scremin, Coordinatrice PD Area Bassanese