Morto Carlo Smuraglia, ex parlamentare e presidente dell’Associazione nazionale Partigiani D’Italia

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Carlo Smuraglia

È morto oggi a Milano Carlo Smuraglia. Presidente onorario dell’Anpi, oltre che avvocato ed ex parlamentare, aveva 98 anni. Era nato ad Ancona ed era celebre per le sue battaglie per non far dimenticare i contenuti e il significato della Guerra di Liberazione, a difesa della Costituzione e dei diritti dei lavoratori.

L’ultimo saluto è previsto venerdì 3 giugno alle 11, nella Casa della Memoria di Milano (Via Confalonieri 14). La camera ardente si aprirà, nello stesso luogo, alle ore 10. Lo si apprende dal sito ufficiale dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia sul quale è possibile consultare un toccante saluto.

“Con immenso dolore annunciamo la scomparsa del nostro Presidente emerito Carlo Smuraglia. Il suo nome resterà nella storia di questo Paese per l’appassionata partecipazione alla Resistenza, lo strenuo impegno per la piena attuazione della Costituzione, dei diritti, della democrazia. Tutta l’ANPI, nel ricordare l’umanità, la sapienza e la forza con cui Carlo ha presieduto l’Associazione, si stringe al dolore della moglie Enrica, dei figli e dei nipoti”, a firma della segreteria nazionale Anpi.

Il Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, ha aggiunto: “Grazie di tutto, caro Carlo. Grazie per la tua ininterrotta battaglia per la Costituzione. Grazie per essere stato sempre dalla parte dei lavoratori. Grazie di essere stato partigiano, oramai uno degli ultimi. Grazie per aver sempre difeso in modo rigoroso l’autonomia dell’Anpi. Grazie di una vita al servizio degli ideali che ci accomunano. Che la terra ti sia lieve, compagno Carlo Smuraglia”.

La notizia è stata inoltre commentata dal Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

“Con enorme tristezza – si legge n una nota – apprendiamo la notizia della scomparsa del compagno Carlo Smuraglia. La sua vita è stata un luminoso esempio di fedeltà ai valori che avevano animato la Resistenza e ai principi della nostra Costituzione. Ha combattuto da partigiano per la libertà di tutte e tutti e speso la vita nell’impegno per la costruzione della nostra democrazia, sempre schierato dalla parte delle classi lavoratrici da militante del PCI, da avvocato e giurista, nelle aule parlamentari. Lo ricordiamo come avvocato che difendeva i partigiani negli anni ’50,  gli studenti del caso La zanzara del 1966; parte civile per i fatti di Reggio Emilia del 1960, per la morte di Giuseppe Pinelli del dicembre 1969, per la fuga di diossina avvenuta a Seveso del 1976, per il sequestro di persona e l’omicidio di Cristina Mazzotti, rapita dalla ‘ndrangheta nel 1975. Nel Csm nel 1986 si schierò dalla parte di Giovanni Falcone. Difese l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Alla guida dell’Anpi ha rilanciato il valore dell’antifascismo e difeso con determinazione la Costituzione sotto attacco. E’ stato e rimarrà un riferimento per tutta l’italia democratica e antifascista. All’ANPI e ai familiari il più sentito cordoglio di tutte le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista”.