Carnevale di Venezia, presentato a Palazzo Labia il programma culturale: oltre 50 appuntamenti realizzati in collaborazione con 20 realtà cittadine

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Comune di Venezia
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Cinquanta 50 spettacoli, prodotti da oltre 20 istituzioni cittadine, compongono il programma culturale del Carnevale di Venezia 2020, per un totale di 18 giorni di appuntamenti, da sabato 8 a martedì 25 febbraio, distribuiti su tutto il territorio comunale. Il palinsesto degli eventi è stato presentato oggi nella sede Rai di Palazzo Labia, con una conferenza stampa a cui sono intervenuti l’assessore comunale al Turismo, Paola Mar, il direttore artistico del Carnevale 2020, Massimo Checchetto, l’amministratore unico di Vela Spa, Piero Rosa Salva, e la coordinatrice del programma culturale del Carnevale, Marta Moretti. A fare gli onori di casa a Palazzo Labia Giovanni De Luca, direttore Rai Veneto.

Pièce teatrali, concerti, proiezioni cinematografiche, mostre, visite guidate, laboratori e attività ludico-didattiche per bambini declineranno il tema del gioco, dell’amore e della follia. Progetti originali e creati ad hoc, co-promossi da Vela e sostenuti dal Comune di Venezia, per offrire ogni giorno ad adulti e bambini numerosi appuntamenti, in maggior parte gratuiti.

“Il programma culturale– ha esordito l’assessore comunale al Turismo, Paola Mar – dà anche quest’anno lustro al Carnevale di Venezia e lo rende unico: non c’è infatti un altro carnevale uguale al mondo perché le sfilate avvengono sia sull’acqua che sui carri, ma anche per l’attenzione che viene data alla declinazione del tema dal punto di vista culturale. Voglio ringraziare Vela– ha continuato poi – che si occupa di tenere le fila di tutto questo e le istituzioni e quanti si sono impegnati per garantire un’offerta così ampia. Ce n’è davvero per tutti i gusti: per ben 18 giorni si ha la possibilità di godere di piéce teatrali, concerti, produzione cinematografiche, mostre, visite guidate, laboratori e attività ludico-didattiche per bambini, per un totale di 50 spettacoli. Ci sarà dunque da divertirsi, ma anche da accrescere il nostro sapere e imparare divertendosi, in un contesto come quello di Venezia. La capacità di questa città di aggregarsi – ha concluso Mar, sottolineando che il Carnevale propone un’offerta differenziata, ma all’interno di un percorso sinergico – è quella che ci fa raggiungere i migliori risultati. Questo Carnevale culturale è dedicato anche e soprattutto ai veneziani e mi auguro che possano sperimentare l’amore, il gioco e la follia a tutti i livelli, anche dal punto di vista della conoscenza”.

“Vedo il Carnevale culturale non come una manifestazione parallela– ha detto Checchetto – ma come un percorso guidato dalla visione di artisti e studiosi veneziani e veneti che ci conduce all’interno del DNA stesso del Carnevale. È una visione curiosa, ironica, diversa, che guarda più alla storia, sensibile e poetica di una tradizione veneziana. Conosco molti di questi artisti eccezionali, qui tra noi ad esempio, visto che si parla anche di cinema, che adoro, c’è Carlo Montanaro di cui sono stato allievo, all’Accademia di Belle Arti. Il Carnevale culturale è un importante valore aggiunto e confido nel suo ampliamento per gli anni a venire, perché non c’è futuro senza conoscenza”.

“Questo Carnevale della Cultura ci riempie di orgoglio– ha detto il presidente di Vela, Piero Rosa Salva – c’è un formidabile programma per la manifestazione che è cresciuta anno dopo anno, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti e al lavoro di Vela, sulla base delle indicazioni dell’amministrazione. Gli appuntamenti sono aumentati, anche di qualità, raggruppati e “messi a sistema”, inseriti in un unico palinsesto che oggi raccoglie le eccellenze della città”.

“Il Carnevale culturale è nato circa 10 anni fa sotto la direzione di StefanoKaradjov – ha detto Marta Moretti, coordinatrice del Carnevale culturale – oggi raccoglie 50 appuntamenti trasversali: spettacolo, musica e prosa distribuiti sul territorio tra Venezia e Mestre. Il Carnevale culturale negli anni ha visto crescere l’entusiasmo in primis dei cittadini, grazie alla possibilità di vivere i luoghi della cultura  in modo diverso. Quest’anno ci sono nuovi ‘contenitori’ coinvolti nelle attività culturali, come ad esempio il Teatrino di Palazzo Grassi, il Centro Espositivo San Vidal Spazio SV, il Teatro Lino Toffolo a Murano e le 12 Marie a Palazzo Grimani”.

Il programma nel dettaglio nelle slide allegate