Carnevale Vicenza, Guardia di Finanza sequestra 1500 prodotti irregolari

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La Guardia di Finanza di Vicenza ha sequestrato circa 1.500 articoli di Carnevale irregolari nel corso di controlli nei negozi. Tra il materiale sequestrato maschere, parrucche, abiti e gadget vari. Le fiamme gialle hanno contestualmente sanzionato i venditori per migliaia di euro.

Più nello specifico, i sequestri sono stati condotti presso tre ditte individuali, una a Romano d’Ezzelino, attiva nel “commercio al dettaglio di giochi e giocattoli” dove hanno operato militari del Gruppo di Bassano del Grappa, una a Chiampo, esercente l’attività di “empori e negozi non specializzati di prodotti non alimentari”, dove hanno operato i militari della Compagnia di Arzignano e una a Thiene, attiva nel settore dei “grandi magazzini”, dove hanno operato i militari della locale Tenenza e presso due negozi con luogo di esercizio in Torri di Quartesolo, dove hanno operato i militari del Gruppo di Vicenza.

I militari del Gruppo di Bassano del Grappa e della Compagnia di Arzignano hanno sequestrato gli articoli di carnevale poiché privi di idonea etichettatura riguardante il contenuto minimo di informazioni al consumatore in lingua italiana, ovvero la denominazione legale o merceologica del prodotto, l’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente, le istruzioni, le eventuali precauzioni e la destinazione d’uso ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto.

I militari del Gruppo di Vicenza e della Tenenza di Thiene hanno sequestrato centinaia di articoli da carnevale (maschere, costumi e gadget destinati prevalentemente ai bambini) privi della prescritta marcatura CE, atteso che, in base a quanto indicato dal Ministero della Salute in diverse pubblicazioni, i costumi, le maschere e gli accessori di carnevale rientrano nella medesima categoria dei giocattoli per bambini e, per tale motivo, devono soggiacere alla medesima normativa comunitaria sulla sicurezza (direttiva europea 2009/48/CE recepita in Italia dal Decreto Legislativo n. 54 dell’11 aprile 2011).