Caro bollette in Veneto. A Mestre le strappano in piazza. Codacons lancia lo “sciopero” dei pagamenti

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caro bollette in Veneto
foto dal web

Caro Bollette in Veneto, come nel resto d’Italia d’altronde, un tema che fa molto riflettere, soprattutto a come evitarlo, a come reagire. Ecco che allora, nelle ultime ore, in regione si registrano fatti meritevoli di attenzione.

A partire, ad esempio, da quanto avvenuto oggi a Mestre quando un centinaio di piccoli imprenditori si sono dati appuntamento in centro, hanno strappato le bollette di gas e luce per poi bruciarle in un calderone per protestare proprio contro i costi alle stelle dell’energia.

L’hanno chiamata “Non spegnetevi, non spegnete la città”, la manifestazione alla quale hanno aderito le associazioni di categoria rappresentate in Camera di commercio.

“La nostra area – ha commentato il presidente della Cciaa di Venezia, Massimo Zanon – corre il rischio di essere messa a ferro e fuoco. Ci sono mille ricette che il Governo potrebbe mettere in atto, ma che hanno sempre la prospettiva nel dopodomani.

Non è più possibile aspettare. La politica deve governare nell’interesse dello Stato, dei cittadini, delle famiglie e delle imprese più piccole – ha concluso – per mettere un freno alla pandemia energetica”. 

Quasi contemporaneamente il Codacons che in Veneto, sempre in tema di Caro Bollette, ha lanciato lo “sciopero”, offrendo assistenza legale agli utenti che vogliono sospendere il pagamento delle fatture.

Una iniziativa di solidarietà sociale quella dell’associazione che si basa sulle norme del codice civile e sulla Costituzione Italiana, e tesa a consentire alle famiglie che hanno difficoltà economiche di sospendere in questo momento di emergenza il pagamento delle bollette versando solo parzialmente gli importi delle fatture, in virtù della causa di forza maggiore e sulla base delle disposizioni del nostro codice civile. L’art. 1256 c.c. prevede infatti che “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore finché essa perdura, non è responsabile del ritardo nell’adempimento”.

Visitando il sito del Codacons del Veneto è dunque possibile scaricare un modulo da inviare alla propria società di fornitura di gas e luce, comunicando di essere costretti a sospendere il pagamento integrale della bolletta, provvedendo al pagamento della fattura in modo parziale, versando cioè un acconto pari al 20%.