Caro energia, convenzione Confcommercio Vicenza-Agsm Aim, ma presidente Piccolo avverte “Aumenti allarmanti”

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Il presidente di Confcommercio Vicenza mette in guardia: “Gli aumenti di gas, elettricità e materie prime influiscono sulla dinamica dei prezzi di beni e servizi”

Negli ultimi dodici mesi, i costi dell’energia hanno subito un significativo incremento, con il prezzo dell’elettricità che è aumentato del 38%, passando da 99 euro a megawattora a gennaio 2024 a 137 euro nei primi giorni di dicembre. La situazione è ancor più grave per il gas, il cui valore di riferimento, il PSV, è cresciuto del 53%, passando da 31,2 euro a megawattora a gennaio a 47,6 euro a dicembre.

Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza interviene su rincaro energia
Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza

Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza, ha dato voce all’inquietudine delle aziende di fronte a tali aumenti: “Siamo distanti dai picchi raggiunti qualche anno fa- ha detto – , ma questo aumento preoccupa le nostre imprese, soprattutto quelle che hanno consumi significativi, come ad esempio la ristorazione, i panifici, le pasticcerie, gli alberghi, i grossisti di prodotti alimentari, le macellerie, i supermercati”. Secondo le stime della Confederazione nazionale, le aziende del terziario hanno visto un incremento della spesa energetica media del 35% rispetto al 2019, aggravato anche da rincari delle materie prime. Piccolo ha descritto la situazione come allarmante, sottolineando come influisca negativamente sui prezzi di beni e servizi.

In risposta a questa crisi, Confcommercio Vicenza ha rinnovato la convenzione con Agsm-Aim per le forniture di energia elettrica e gas, offrendo condizioni vantaggiose alle imprese associate. Le offerte, pur essendo legate alle dinamiche di mercato, presentano spread contenuti rispetto agli indici PUN e PSV. Piccolo ha invitato le aziende del commercio e dei servizi a contattare lo Sportello Energia dell’associazione per analizzare i costi attuali e confrontarli con la convenzione, al fine di prendere decisioni informate sulle forniture.

Tuttavia, il problema energetico richiede un approccio più ampio. Le recenti tensioni sui prezzi derivano da fattori geopolitici, speculazioni finanziarie, stagionalità delle forniture e limiti infrastrutturali. Piccolo ha ribadito la necessità di rivedere gli oneri generali di sistema, che rappresentano il 26% della bolletta elettrica per le imprese, e di introdurre misure per incentivare l’efficienza energetica. A livello europeo, ha identificato tre priorità: fissare un tetto al prezzo del gas tra 50 e 60 €/MWh per contenere la volatilità, riformare il mercato dell’energia per separare i prezzi dell’elettricità da quelli del gas e avviare accordi strategici a lungo termine con fornitori affidabili, evitando il ricorso ai mercati spot.