Dietro al Caro energia potrebbero celarsi speculazioni dei colossi internazionali del settore, A pensarlo sono in molti. Tra questi anche Tomas Piccinini consigliere regionale di Veneta Autonomia che sostiene di aver depositato oggi una mozione indirizzata alla Giunta regionale del Veneto.
L’ente è chiamato a tutelare le famiglie e le imprese dal rischio speculazione attivando meccanismi di controllo per scongiurare speculazioni nei costi delle materie prime che hanno subito pesanti rincari.
“Famiglie e imprese vivono un momento drammatico, segnato dal susseguirsi di crisi
significative, -spiega il consigliere -. Prima quella generata dalla pandemia, quindi la situazione finanziaria mondiale e ora le conseguenze, in particolare a livello energetico, della guerra in Ucraina: un quadro impensabile solo pochi anni fa, che ha generato un rialzo esponenziale del prezzo di molte se non tutte le materie prime.
Borsa della spesa sempre più cara da riempire e utenze da pagare: l’asticella della criticità è arrivata ad un tale livello da rendere concreto il rischio, per molte persone, di ritrovarsi nella condizione di povertà o comunque di non riuscire più a provvedere a loro stessi.
A documentare la situazione – osserva il consigliere – è il numero di persone che aumentano giorno dopo giorno e si rivolgono ai centri e alle associazioni assistenziali. E’ solo di pochi giorni fa l’inchiesta di un quotidiano nazionale che raccontava dei posti letto gratuiti a disposizione della Caritas di Verona che da mesi sono sistematicamente occupati.
Si può trattare anche di persone che lavorano: perché è chiaro che un solo stipendio oggi non è più garanzia. In questo scenario ci sono però molti interrogativi. Pensiamo a quanto successo in questi giorni con il gas: dopo l’annuncio dell’Europa del tetto ai prezzi il costo è crollato di colpo.
Come non pensare che dietro al Caro energia dettato dai rialzi vertiginosi delle settimane precedenti ci fosse solo una speculazione?
E cosa dire di ciò che avviene nel mercato del legname? Nel 2021 per un bancale di cinque
quintali di legna servivano 180 euro oggi siamo a 300 euro; un sacco da 15 chilogrammi di pellet è passato da 4 a 12 euro.
Ritengo pertanto, doveroso presentare la mozione con la quale chiedo alla Giunta regionale in primo luogo di attivare, sia in proprio che attraverso Enti e Uffici preposti del territorio, meccanismi di verifica e controllo del mercato al fine di evitare il rischio di ogni forma
di speculazione e aiutare concretamente le fasce più deboli della popolazione.
In secondo luogo, chiedo che venga segnalato all’Autorità preposta ogni eventuale abuso che dovesse essere accertato”, conclude Piccinini.