“L’auspicio era che dopo la lunga stagione di Elena Donazzan, a dir poco lontana dalle istanze delle giovani generazioni sul fronte dei diritti civili, ci potesse essere un cambio di passo da parte della neo assessora Valeria Mantovan, ma purtroppo non è così: sul tema delicato delle carriere alias non è arrivata alcuna apertura e Mantovan ha preferito trincerarsi dietro una risposta legittima ma del tutto burocratica”.
A dirlo la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani, in merito alla risposta, data in aula dall’assessora all’istruzione, ad un’interrogazione che chiedeva quali fossero gli orientamenti e come intendesse agire a fronte di un numero crescente di giovani che, nell’ambito della carriera scolastica, chiedono di essere riconosciuti con un’identità diversa rispetto a quella del sesso di nascita.
“Purtroppo – prosegue Camani – Mantovan si è limitata a dire che non esiste una normativa in materia e che, al di là delle scelte che i singoli istituti, nell’ambito dell’autonomia scolastica, possono compiere, la Regione non ha voce in capitolo. Troppo poco: ci sarebbe piaciuto un segnale di apertura e di maggior coraggio, in direzione dell’ascolto delle giovani generazioni e dei loro diritti”, ha concluso il suo intervento sul tema carriere alias la capogruppo del Partito democratico, Vanessa Camani.