Il Codacons si rivolge al Governo affinché blocchi in via d’urgenza la spedizione, da parte delle società di riscossione, delle famigerate cartelle esattoriali. “Chiediamo di sospendere – afferma il Codacons – l’invio degli atti destinati a milioni di contribuenti nonché tutte le procedure, dai pignoramenti ai fermi amministrativi, fino alle iscrizioni ipotecarie.”. La ratio della proposta è quella di ridurre i disagi e le incombenze per i Cittadini in un periodo particolare dell’anno.Del resto il diritto a godere di un periodo di riposo, il diritto alle ferie è sancito dall’art. 36 della Costituzione.
Sarebbe un importante gesto di distensione – prosegue l’associazione – in attesa di mettere mano alle procedure di riscossione che, troppo spesso, finiscono per sconfinare nell’abuso.
È francamente intollerabile assistere a “fermi amministrativi” o a pignoramenti dei conti correnti disposti per poche decine di euro o subire il “fermo” di vetture destinate al servizio di disabili, ovvero indispensabili per esercitare attività lavorative.
La riscossione è un tema estremamente delicato, in quanto si tratta di coniugare le esigenze del doveroso rispetto delle disposizioni tributarie, con i diritti dei Contribuenti, come quello di non essere aggrediti con misure estremamente e, magari, inutilmente invasive.
I Cittadini non possono percepire lo Stato e gli Enti locali come dei nemici da cui difendersi – conclude la nota del Codacons – per questo motivo confidiamo nella sensibilità del governo in attesa di confrontarci sulla necessità di emanare “linee guida” che possano consentire la “proporzionalità dei mezzi di esecuzione, anche in relazione alle somme pretese, senza tuttavia dimenticare il sacrosanto rispetto dei diritti dei Cittadini”.
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