Cartelle esattoriali, Meritocrazia Italia: “necessario stralcio”

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foto allegato fisco
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Scadranno domani i termini di sospensione per le cartelle esattoriali. Così, da lunedì, in vista di nuove restrizioni all’esercizio delle attività, più di 50 milioni di cartelle di pagamento potranno comunque essere notificate. A fronte delle crescenti e fondate preoccupazioni, è ora di essere concreti. I cittadini meritano un tangibile aiuto dallo Stato per le posizioni di debito erariale. È un bonus che potrebbe riaccendere la speranza della ripresa economica soprattutto quando il mancato pagamento allo Stato sia dipeso da mancati guadagni e non da una speculazione imprenditoriale.

Per le imprese che si avvantaggeranno dello stralcio, ci dovrebbe essere l’obbligo assunzioni in linea con il progetto di rilancio aziendale presentato all’agenzia delle entrate. Meritocrazia Italia reputa essenziali la ripresa del pagamento rottamazione ter e saldo e stralcio, con una ulteriore dilazione più comoda e prolungata nei tempi, dal biennio al triennio; l’estensione della rateazione a beneficio di tutti coloro che non potranno pagare alla ripresa la rottamazione ter e il saldo e stralcio; la ripresa della riscossione rinviata al 30 maggio con notifica dei 50 milioni di atti scaglionata nel tempo fino alla fine del 2022; la notifica degli accertamenti emessi nel 2020 su 2015, probabilmente prorogata di altri due mesi; una rottamazione quater con dilazioni più lunghe, ma solo per cartelle esattoriali notificate fra l’1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2020; un possibile azzeramento delle cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro notificate nel periodo tra l’1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2015 (richieste dalle parti almeno fino al 31 dicembre 2018); l’accesso al credito garantito qualora venga effettuato ai fini di pagamento della rottamazione ter e un’eventuale rottamazione quater, con azzeramento non solo delle cartelle esattoriali sotto i 1.000,00 euro, ma anche delle cartelle esattoriali che dovranno essere emesse su ruolo maturati nel 2020 per coloro che hanno avuto una diminuzione patrimoniale da redditi da lavoro (dipendente, professionale e impresa) maggiore del 50%.

Meritocrazia Italia insiste altresì sulla necessità di prevedere un sistema di ristori calibrato sulle reali ed effettive esigenze delle imprese in difficoltà; introdurre sgravi fiscali a favore di settori strategici e innovativi e una ‘pacificazione fiscale’, a saldo e stralcio, nella misura del 15% della sofferenza verso l’erario, al netto di sanzioni e interessi, alla condizione che l’impresa conservi per almeno 5 anno lo stesso livello occupazionale pre Covid; prevedere la possibilità di una ristrutturazione dei debiti verso le banche e gli istituti di credito, con piani di rientro pluriennali a tassi calmierati e congelamento delle segnalazioni Crif, per le imprese in difficoltà che diano prova di voler attuare un serio piano di investimento e rilancio occupazionale e produttivo a breve e lungo termine; costruire una transazione fiscale di scopo, ad aliquota ridotta sugli imponibili del passato, ed a regime, ad aliquote ordinarie o ad imposta sostitutiva, con sanzioni ridotte, in grado di coinvolgere l’intera posizione debitoria dei contribuenti, comprendendo anche gli atti ancora da emettere e i ratei in scadenza della vecchia pace fiscale.